Un articolo pubblicato su Wired.it titola:
Alexandria Ocasio-Cortez ha ragione: gli algoritmi sono razzisti La nuova paladina della sinistra Usa ha chiamato in causa i “pregiudizi” degli algoritmi: anche se molti l’hanno presa in giro, la realtà è che ha ragione lei
E’ difficile trovare un articolo con idee piu’ confuse e superficiali su un tema complesso come la progettazione di algoritmi.
Wired non e’ una rivista scientifica di fascia A, ma sarebbe ugualmente auspicabile un maggior rigore nel trattare certi argomenti.
Esempio (e bastava guardare su Wikipedia): “garbage in-garbage out non e’ un principio degli “esperti di machine learning” ma e’ in giro almeno dal 1957.
Il tema dell’inquinamento etnico dei database si è già posto negli anni ’80-’90 ai tempi delle DNA wars.
Non si capisce, poi, quale sia la fonte di un’affermazione del genere
“D’altra parte, come potrebbero essere razzisti degli algoritmi di machine learning, guidati come sono dai dati, dall’analisi statistica, dall’informatica? Non possono che essere sistemi neutri e oggettivi, completamente immuni da tutte le storture e i pregiudizi del pensiero umano”.
Conclusione: questo e’ un articolo di scarso valore informativo.
Possibly Related Posts:
- Chi ci protegge dal dossieraggio tecnologico?
- Perché Apple ha ritirato la causa contro la società israeliana dietro lo spyware Pegasus?
- Le accuse mosse a Pavel Durov mettono in discussione la permanenza in Europa di Big Tech
- Cosa significa l’arresto di Pavel Durov per social media e produttori di smart device
- Chi vince e chi perde nella vicenda di Julian Assange