Anche Repubblica.it si è accorta che le app per il fitness consentono la condivisione online di dati personali per cui l’uso di un software per l’allenamento “rivela le case di soldati e spie”.
La notizia – (probabilmente) vera in sè – è fuorviante oltre che concettualmente ipocrita. Continue reading “Non sono le Fitness App a tracciare gli utenti, ma l’ignoranza delle persone”
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