di Andrea Monti – PC Professionale n. 92
Tempo di vacanze, e l’atmosfera natalizia impone le usuali regalie di pagana memoria, con le tradizionali corse dell’ultimo secondo per comprare il regalo al parente involontariamente escluso dalla lista degli aventi diritto.
Per fortuna gli adepti del nuovo culto, Internet, potranno evitare di mischiarsi con il resto degli umani. Invece di consumare tempo e sistema nervoso in code sterminate, discussioni con negozianti e quant’altro, grazie a pochi colpi di mouse potranno trasformarsi in tanti Babbo Natale elettronici.
Vediamone (o immaginiamone) uno all’opera: “Che bello, ho trovato un sito dove mi vendono un portatile da urlo con il 70% di sconto… sai che faccio, quasi quasi a quel prezzo ne prendo due!
E qui cos’abbiamo? Viaggio ai Caraibi per tutta la famiglia – suoceri compresi – se riempio il questionario sul mio patrimonio. Diamine, devo anche rispondere alla mail che mi offre investimenti in titoli azionari sulla borsa di BogusLand (ma sentita, ma fa lo stesso, in questi casi chi primo arriva meglio alloggia) e – già che ci sono – alla catena di S.Antonio per salire un po’ nella lista, oramai è un po’ di tempo che sono fermo al sesto posto, se continua così non becco una lira…”
Non si dura grande fatica ad intuire la sorte di questo sprovveduto navigatore, assalito nel giro di poco tempo da estratti conto plurimilionari dai quali si desume che la sua carta di credito ha fatto letteralmente il giro dei negozi di mezzo mondo, mentre un esercito di corrieri gli recapita materiale mai ordinato che va dalle houdah (enormi selle per elefanti di salgariana memoria) ad una collezione di piante tropicali essiccate.
In mezzo alle bolle di accompagnamento, anche un avviso di garanzia per concorso nella ricettazione di due computer portatili (peraltro mai ricevuti).
Questa paradossale ricostruzione è – per chi non lo avesse capito – di pura fantasia, nel senso che non mi risulta che esitano dei soggetti così deboli da cadere contemporaneamente in tutte queste trappole, ma riunisce in sé le segnalazioni che da più parti mi sono giunte di “offerte” dal tono abbastanza sospetto.
Il rischio di essere bersaglio di truffe su larga scala sicuramente esiste, ma non dimenticate che se c’è un truffatore ci deve essere necessariamente un truffato: anche sulla Rete quindi si applicano le regole di buon senso che chiunque di noi osserva (o dovrebbe osservare) nella vita quotidiana.
Se un’offerta è troppo vantaggiosa potrebbe riservare qualche amara sorpresa, analogamente a quanto potrebbe accadere interagendo con un web anonimo che fra applet Java, controlli ActiveX, form multimediali “casualmente” non riporta indirizzi e numeri di telefono del commerciante elettronico.
Buona norma è quindi, prima di effettuare un qualsiasi atto di acquisto, cercare nei limiti del possibile di verificare l’affidabilità dell’interlocutore. Un sistema potrebbe essere ad esempio quello di utilizzare i motori di ricerca; un operatore serio probabilmente sarà linkato in molti siti, o i suoi prodotti saranno recensiti da qualcuno del settore (magari un concorrente) e via discorrendo.
Anche la consultazione dei vari servizi che forniscono numeri telefonici ed indirizzi di tutto il mondo (http://www.wagens.no) consentono di verificare l’esistenza concreta del venditore.
In sostanza, se qualcuno opera continuativamente in Rete, lascia delle tracce che possono costituire un buon sistema per cominciare a valutarne l’affidabilità. Per il resto, di qualcuno bisogna pur fidarsi, e poi non ditemi che non vi è mai capitato di pagare un conto eccessivamente salato al ristorante, o di esservi accorti che vi era stata consegnata una quantità di merce inferiore rispetto al prezzo pagato, di ritorno dal mercato…
A parte gli scherzi, non bisogna trascurare il fatto che certe “sole” non si beccano soltanto tramite la Rete, ma anche nei tradizionalissimi negozi di informatica tappezzati – in questo periodo – di offerte speciali, sconti, lanci promozionali e Dio sa cos’altro.
L’homo telematicus ha fra le caratteristiche genetiche quella di essere perennemente in bolletta e di fronte a richiami del genere difficilmente rimane insensibile; ecco che schiere di utenti si precipitano in massa sperando di poter finalmente portare a termine l’upgrade dei propri PC senza dover spendere una fortuna contando su offerte vantaggiosissime, però (come diceva il mio prof. di matematica del liceo)… c’è un però.
Bisogna fare attenzione ai prezzi pubblicizzati: un trucco molto usato è quello del “salvo esaurimento scorte” (guarda caso il giorno dopo l’inizio della promozione le scorte sono già esaurite), oppure pubblicizzare un prezzo clamorosamente basso per una periferica, salvo poi scoprire che ciò vale soltanto acquistando un computer.
Altro elemento da tenere in considerazione è la qualità del materiale chi vi stanno proponendo: attenzione a schede madri con BIOS vecchi o incompatibili con certe funzioni, alle partite di processori con nomi altisonanti e prestazioni da utilitaria, modem non upgradabili e così via.
E per una volta, che i pacchi di Natale siano soltanto quelli che contengono i regali.
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