Chatbot troppo umani, i rischi che corriamo

Il caso di Character.AI e del suicidio di un 14enne negli Stati Uniti, imputato all’interazione con il chatbot, apre squarci sulle conseguenze legali dell’antropomorfizzazione del software di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Wired.it

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ChatGPT non è onnisciente, ma OpenAI è vittima del proprio marketing

Il 29 aprile 2024 un’associazione austriaca per la protezione dei diritti civili ha chiesto alla propria autorità nazionale di protezione dei dati viennese di intervenire sull’incapacità di ChatGPT di fornire risultati corretti su un cittadino e chiedendo, in nome del GDPR, di imporre a OpenAI di fare qualcosa per correggere lo stato di fatto di Andrea Monti – Inzialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian-Tech La Repubblica Continue reading “ChatGPT non è onnisciente, ma OpenAI è vittima del proprio marketing”

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Lo Human Genome Meeting di Roma riporta in primo piano la necessità di liberare l’uso dei dati


La tappa dello Human Genome Meeting iniziata ieri a Roma è l’occasione per tornare a parlare di un argomento tanto fondamentale quanto scomodo: l’impatto della “isteria per la privacy” sulla possibilità di fare ricerca grazie all’enorme quantità di dati che, oggi, siamo in grado di raccogliere sul modo in cui funzioniamo – e ci “rompiamo” di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog La Repubblica-Italian Tech

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Neuralink è l’anticamera della discriminazione tecnologica

Gli annunci sulle interfacce cervello-computer e su alcuni sviluppi in ambito genetico rischiano di accentuare la discriminazione fra esseri umani, se non agiamo subito di Andrea Monti – inizialmente pubblicato su Wired.it

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L’ AI open source non è un crimine e non aiuta i criminali

Un articolo da poco pubblicato su IEEE Spectrum a firma di David Evan Harris, un ex dipendente di Meta, mette in guardia dai pericoli dell’IA sviluppata con un approccio “open source”, ritenendo che la libera disponibilità di modelli “non censurati” agevoli la commissione di atti illeciti e invocando, fra le altre cose il blocco dello sviluppo di nuovi modelli e l’emanazione di norme retroattive per gestire le licenze dei sistemi IA che superano una certa soglia di capacità (quale, però, non è indicato). L’autore non afferma certo che l’open source sia una pratica illecita e, anzi, ne riconosce i meriti ma ritiene che, nel caso dell’AI, non dovrebbe essere ammessa di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech – La Repubblica Continue reading “L’ AI open source non è un crimine e non aiuta i criminali”

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L’autocensura delle AI generative raggiunge e supera il NewSpeak orwelliano

Nel 2003, commentando i lavori della “Commissione open-source” istituita dal governo in carica, scrivevo sulla gloriosa (e purtroppo defunta) rivista Linux&C: “Si stanno creando generazioni di analfabeti funzionali asserviti all’uso acritico di una sola piattaforma. Utenti che utilizzano già dei sistemi senza alcuna consapevolezza di ciò che stanno facendo. E così, quando il correttore ortografico dirà che la parola “democrazia” non è presente nel vocabolario, senza farsi domande smetteranno semplicemente di usarla. E di pensarla.” di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “L’autocensura delle AI generative raggiunge e supera il NewSpeak orwelliano”

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Un incubo orwelliano: il controllo individuale passa per i videogiochi

l videogame Call of Duty userà l’IA per analizzare in tempo reale le parole dei giocatori e segnalare ai moderatori le espressioni “tossiche” (qualsiasi cosa voglia significare il termine). Un altro passo nella transizione dalla sorveglianza di massa alla privatizzazione del controllo individuale di Andrea Monti – Inzialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “Un incubo orwelliano: il controllo individuale passa per i videogiochi”

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Un’opera d’arte prodotta dall’Ai ha diritto al copyright. E l’artista non avrà più centralità

Una sentenza negli Usa nega a un’opera creata da un’intelligenza artificiale la protezione del diritto d’autore. Ma è una decisione sbagliata, che si basa sulla soggettività di questa tecnologia e non sul valore economico del prodotto finale di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech

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The Borderline o YouTube: di chi è la colpa?

L’incidente che ha coinvolto una supercar noleggiata da un collettivo di youtuber romani per riprendere l’ennesima challenge e un’utilitaria nella quale ha perso la vita un bambino di cinque anni ripropone l’ennesima variazione sui temi tragicamente caratteristici dell’economia basata su like e visualizzazioni che spinge a commettere atti sempre più estremi, come nel caso del disastro aereo provocato da uno youtuber nel 2021 che ora lo espone al rischio di una condanna a vent’anni di reclusione di Andrea Monti – inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech

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Le regole sull’intelligenza artificiale lasciano ancora porte aperte

Il testo del regolamento sull’Ai rischia di favorire la corsa di Cina e Stati Uniti lasciando indietro i Paesi comunitari e di creare problemi con la sorveglianza di Andrea Monti – Inzialmente pubblicato su Wired.it Continue reading “Le regole sull’intelligenza artificiale lasciano ancora porte aperte”

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Come i diritti digitali sono diventati una merce di scambio

Lo spiega Andrea Monti nel suo libro The Digital Rights Delusion. Human, machines and the technology of information. Ecco un estratto del quinto capitolo – Inizialmente pubblicato da Wired.it Continue reading “Come i diritti digitali sono diventati una merce di scambio”

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ChatGPT fra superstizione e normazione

La notizia dell’azione legale contro ChatGPT promossa da una persona che “lo” accusa di diffamazione è stata ampiamente commentata come ennesimo esempio della “pericolosità dell’intelligenza artificiale” e della “necessità di regole” per “domare la bestia” con ciò implicitamente confermando le “preoccupazioni” avanzate da varie entità pubbliche, in Italia e altrove. La vera notizia, tuttavia, è l’ennesima dimostrazione di quanto illogicità, fideismo e ignoranza possano prevalere contro i fatti, la storia e la ragione di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “ChatGPT fra superstizione e normazione”

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Bloccare ChatGPT è un rimedio peggiore del male

Il “blocco di ChatGPT” è stato disposto il 30 marzo 2023 dall’Autorità garante per la protezione dei dati personali sul presupposto che i dati utilizzati per addestrare il modello siano stati raccolti senza informare le persone cui si riferiscono e senza averne verificato l’età. Questo, si legge testualmente, nel provvedimento espone i minori che utilizzano il servizio “a risposte assolutamente inidonee rispetto al grado di sviluppo e autoconsapevolezza degli stessi”. Il provvedimento, va detto senza mezzi termini, è fortemente discutibile dal punto di vista tecnico, giuridico e culturale. Esso rivela, da un lato la debolezza con la quale le Autorità nazionali di protezione dei dati trattano la materia e, dall’altro, la sostanziale inapplicabilità della normativa “a tutela della privacy”. Infine, innesca un pericolosissimo meccanismo di reciprocità per cui altri Paesi che hanno normative analoghe —fra le quali Russia e Cina— potrebbero utilizzarle come strumento “legale” per colpire soggetti al di qua della nuova Cortina di ferro di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “Bloccare ChatGPT è un rimedio peggiore del male”

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Più che di ChatGPT, dovremmo avere paura di noi stessi

Vengono al pettine i nodi del modello industriale di Big Tech, basato sulla commercializzazione indiscriminata e a tutti i costi di prodotti immaturi per generare utili e profitti il prima possibile, scaricando sulla società conseguenze ed effetti non solo economici ma, e sopratutto, sociali e culturali di Andrea Monti – inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “Più che di ChatGPT, dovremmo avere paura di noi stessi”

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ChatGPT e la perdita di conoscenza (di chi lo usa)

ChatGPT è l’ennesimo “trend” che, come blockchain, NFT e i loro derivati, scomparirà presto o tardi dai titoli dei giornali (e dalle qualifiche professionali degli “esperti”). Nel frattempo, si moltiplicano gli allarmi di millenaristi, luddisti, Canuti e catastrofisti che non perdono occasione per vaticinare sui “pericoli per la privacy”, su quelli per la perdita di posti di lavoro causati dall’uso dell’AI per produrre contenuti editoriali, studi e ricerche, e sul “bias” che porta l’AI a proferire “oracoli” inappropriati o non in linea con il politically correct. Non mancano, poi, gli eredi dei “pazienti” di Eliza, il software che negli anni ‘60 del secolo scorso emulava uno psicoterapeuta di scuola Rogeriana, che pongono a ChatGPT domande esistenziali stupendosi delle risposte e i “furbi” che ricorrono a piattaforme del genere spacciando per propri i risultati dell’elaborazione automatizzata (siano essi testi, immagini o suoni) di un tema di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “ChatGPT e la perdita di conoscenza (di chi lo usa)”

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Metaverso e convergenza tecnologica: aspetti (geo)politici, giuridici e regolamentari 

Estratto dal capitolo Metaverso e convergenza tecnologica: aspetti (geo)politici, giuridici e regolamentari  scritto da Andrea Monti per il volume “Metaverso” a cura di Giuseppe Cassano e Guido Scorza, Pacini Giuridica, 2023. Continue readingMetaverso e convergenza tecnologica: aspetti (geo)politici, giuridici e regolamentari “

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L’errore concettuale di usare il “fatto da” quando si parla di AI

Sempre più spesso media e osservatori casuali del fenomeno AI si riferiscono ai risultati ottenuti tramite questi strumenti come se fossero il prodotto di una volontà autonoma. L’ultimo caso in ordine di tempo è quello di ChatGPT, un noiosissimo processore di linguaggio naturale utilizzato da curiosi e millenaristi per ottenere risposte a domande epocali, manco fosse una Pizia o l’Oracolo di Delfi. Inevitabili le reazioni scandalizzate dal fatto che in passato un chatbot “avesse un’opinione” eretica sulle responsabilità di tragedie epocali come il nazismo e quelle autotranquillizzanti sul fatto che ora non è più così. Sullo sfondo, le preoccupazioni, oramai diventate un luogo comune, sull’AI che un giorno dominerà gli esseri umani se non viene fermata in tempo con “leggi speciali” di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “L’errore concettuale di usare il “fatto da” quando si parla di AI”

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Quando le idee diventano la nuova moneta per pagare i servizi digitali. La clausola capestro dei text-to-image

Open AI consente al “cliente pagante” di utilizzare liberamente le immagini prodotte dal text-to-image Dall-E, a condizione di indicare che è stato realizzato tramite la piattaforma in questione. Questo significa, leggendo “al contrario” la clausola, che nulla vieta alla società di limitare i diritti degli autori sul prompt —la descrizione che gli utenti forniscono al software per ottenere un’immagine di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech. Continue reading “Quando le idee diventano la nuova moneta per pagare i servizi digitali. La clausola capestro dei text-to-image”

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Il dibattito sballato sulla legge per l’IA

Il Blueprint for an AI Bill of Rights americano e l’annuncio della nuova bozza del regolamento europeo in materia riportano all’attenzione del pubblico il dibattito su come regolare questa tecnologia ed evidenziano la coazione a ripetere un errore concettuale: regolare il “come” e non il “cosa” di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “Il dibattito sballato sulla legge per l’IA”

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Il marketing dell’IA e l’impatto sui comportamenti sociali

La disponibilità sul mercato di piattaforme abbastanza rozze che consentono di realizzare immagini, suoni e video grazie a modelli di AI appositamente addestrati ha scatenato le usuali reazioni basate sul recepimento acritico dei messaggi lanciati dal marketing high-tech. Dunque, si moltiplicano allarmi sulla fine della creatività, sulle macchine che prevarranno sull’essere umano e, non da ultimo, sulla perdita di posti di lavoro causati da questa nuova forma di automazione di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “Il marketing dell’IA e l’impatto sui comportamenti sociali”

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L’AI che vuole fare le foto, ma non capisce la lingua dei fotografi

La diffusione delle piattaforme di AI per il text-to-image ripropongono il vecchio problema del controllo politico sul linguaggio di Andrea Monti – Inzialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech

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La AI-generated Art è la fine della creatività. Ma non nel senso di cui tutti parlano

Pochi giorni fa, in Colorado (Usa), una persona avrebbe vinto un concorso artistico partecipando con un’immagine generata da – manco  a dirlo – una “intelligenza artificiale”. Non è certo il primo caso di “opere d’arte” create senza l’intervento umano – basta pensare al Next Rembrandt – e ai tanti esempi di text-to-image utilizzati per dimostrare l’efficienza di algoritmi e piattaforme. Anche in questo caso, i commenti sono stati ispirati dalla sindrome di Frankenstein, il terrore che la “creatura” si rivolti contro il suo “padrone”. In altri termini, si teme per la “morte della creatività” e, più prosaicamente, per la perdita di posti di lavoro nel settore della grafica, della fotografia e dell’arte. La preoccupazione è senz’altro fondata, ma l’incubo che presagisce non è colpa dell’intelligenza artificiale di Andrea Monti – inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “La AI-generated Art è la fine della creatività. Ma non nel senso di cui tutti parlano”

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I “crimini del Metaverso” e il capitalismo della solitudine

Nuovo gadget, vecchie abitudini. Arriva il social network, ci vuole la legge per il social network. Arrivano blockchain e Nft, ci vuole la legge per blockchain e Nft, arriva il Metaverso, ci vuole la legge (penale) per il Metaverso. È la coazione a ripetere da anni che costringe commentatori ed esperti a invocare nuove regolamentazioni da applicare ai prodotti tecnologici invece di prendere atto che quelle esistenti sono ampiamente sufficienti di Andrea Monti – Inzialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “I “crimini del Metaverso” e il capitalismo della solitudine”

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Cosa c’è di nuovo nel Metaverso?

Il “Metaverso” annunciato da Meta-Facebook e da Microsoft non è ancora largamente disponibile per gli utenti, ma ha già suscitato catastrofismi e allarmi per gli immancabili “problemi giuridici”. Sono queste le cose delle quali dovremmo preoccuparci? di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su PC Professionale n. 371 – Febbraio 2022 Continue reading “Cosa c’è di nuovo nel Metaverso?”

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Il server outage di Tesla è un altro passo verso una società vulnerabile

Il problema dei server Tesla che per qualche ora dello scorso novembre ha impedito ai proprietari della vettura di controllarne alcune funzioni via smartphone è l’ennesimo passo di quello che potremmo definire il “global crash” di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su PC Professionale n. 370 – gennaio 2022 Continue reading “Il server outage di Tesla è un altro passo verso una società vulnerabile”

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L’intelligenza artificiale del pubblico ministero virtuale

Un articolo pubblicato il 26 dicembre dal South China Morning Post titola Chinese scientists develop AI ‘prosecutor’ that can press its own charges. Secondo la notizia, dunque, sarebbe passato alla fase esecutiva il progetto iniziato nel 2015 e ora un software sarebbe in grado di fornire supporto ai magistrati inquirenti nel decidere se mandare a giudizio otto tipologie di crimini, fra le quali guida pericolosa, frodi e gioco d’azzardo. L’ambito di applicazione è, dunque, molto ristretto perché i reati analizzabili sono pochi e l’ultima parola spetta al magistrato. Non sono mancati, tuttavia, i soliti “allarmi” sul “giudice robot” e sull’ennesima dimostrazione di quanto sia pericolosa questa “intelligenza artificiale”. di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – Un blog di Italian Tech

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Turismo energetico da criptovaluta e crisi Kazakha. Problemi per l’AI italiana?

La crisi energetica del Kazakhstan solleva un tema apparentemente meno drammatico ma strategicamente critico: il “turismo energetico” delle aziende high-tech e la pericolosità delle criptovalute. L’analisi di Andrea Monti, professore incaricato di digital law nell’università di Chieti-Pescara – Inizialmente pubblicato da Formiche.net

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Non è la privacy il problema dei RayBan targati Facebook

Gli “smart glass” di Facebook suscitano le polemiche già sentite ai tempi degli “occhiali intelligenti” di Google. Ma la privacy non è il vero problema di oggetti del genere di Andrea Monti – Originariamente pubblicato da PC Professionale n. 368 Continue reading “Non è la privacy il problema dei RayBan targati Facebook”

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Nella guerra elettronica è sempre più labile il confine fra gioco e realtà

ARCAS (la sigla sta per AI-Powered, Computerized Solution for Assault Rifles) riduce le difficoltà di un soldato coinvolto in combattimento nell’analizzare lo scenario e prendere decisioni sull’ingaggio degli avversari. È un sistema costruito attorno al concetto di fucile d’assalto che consente ai soldati di individuare in anticipo le minacce, ottimizzare le traiettorie di tiro, agganciare i bersagli e avere informazioni visuali sul funzionamento dell’arma e sull’interazione con l’ambiente. Inoltre, il sistema consente all’operatore di ricevere informazioni dalla sala controllo e dagli altri membri della squadra equipaggiati con lo stesso strumento.

di Andrea Monti – Originariamente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “Nella guerra elettronica è sempre più labile il confine fra gioco e realtà”

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Cosa sono veramente (e come funzionano) Facebook Novi e Diem

La moneta di Facebook e il sistema per il suo trasferimento peer-to-peer mettono, ancora una volta, gli Stati di fronte alla loro progressiva perdita di  sovranità e trasferiscono al ricchezza individuale nelle mani di un soggetto privato in cambio di un “buono” di Andrea Monti – Originariamente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech

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I limiti culturali del regolamento comunitario AI

La Commissione Europea vuole regolamentare l’intelligenza artificiale, ma lo fa con una proposta confusa e concettualmente sbagliata di Andrea Monti – PC Professionale n. 363 – giugno 2021

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L’intelligenza artificiale e l’importanza del “neutro”

Un articolo di Simone Cosimi su Repubblica.it ripropone il vecchio ritornello de “il computer è piu’ forte di un umano a giocare a scacchi” nella variante “Go” (che è un gioco cinese, ma che il giornalista qualifica con i termini giapponesi a proposito di un giocatore coreano, pur essendo la “dama cinese” nota e giocata da secoli in Giappone e Corea).

Rigore semantico a parte, che un computer – o meglio, un software, possa essere più “forte” di un essere umano – non è una notizia. Lo sanno tutti quellli che, giocando a scacchi, si sono allenati con i tanti programmi, alcuni veramente eccellenti, disponibili per il grande pubblico. Come non è una notizia il fatto che i software siano così evoluti da mettere in difficoltà anche dei professionisti o addirittura dei campioni. Continue reading “L’intelligenza artificiale e l’importanza del “neutro””

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E’ ora di smettere di “vendere” solo la metà del GDPR

 

Questo articolo diAlessandro Longo su Repubblica.it perpetua una visione parziale e “preventiva” del #GDPR ispirata alla vecchia direttiva 95/46 piuttosto che alla nuova regolamentazione e sostiene una posizione che si traduce nella limitazione della libertà di ricerca.

Nello specifico, un conto è lanciare allarmi generici – anche condivisibili, nel merito – un altro conto è ritenere l’incompatibilità di una certa iniziativa con il GDPR senza avere elementi precisi e concreti su cosa sia stato effettivamente fatto. Dunque, è astrattamente possibile ipotizzare che una ricerca come quella di Megaface possa violare il GDPR, ma per dirlo ci vogliono le prove.

Il GDPR consente di fare ciò che si vuole, purchè si sia in grado di dimostrare il razionale della scelta e la sua conformità normativa. Dunque, se ci sono sospetti sul comportamento di un certo titolare, che si facciano le verifiche piuttosto che pubblicare lamentazioni. Continue reading “E’ ora di smettere di “vendere” solo la metà del GDPR”

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Protecting Personal Information. Una recensione su ZD – Zeitschrift für Datenschutz

Questa è la traduzione italiana della  recensione di Protecting Personal Information pubblicata dalla rivista giuridica tedesca ZD – Zeitschrift für Datenschutz

Andrea Monti/Raymond Wacks, Protecting Personal Information, Oxford (Hart Publishing) 2019, ISBN 978-1-5099-2485-1, € 60,88

Chiunque voglia trattare i concetti di “protezione dei dati” e “privacy” su entrambe le sponde dell’Atlantico sulla base delle fonti dovrebbe leggere l’astuta analisi di Andrea Monti e Raymond Wacks. Monti è professore a contratto presso l’Università di Chieti/Italia e avvocato italiano, Wacks è professore emerito presso l’Università di Hong Kong – un insolito team di autori. Entrambi sono professionisti affermati in questo campo e si occupano dell’argomento da molti anni. Continue reading “Protecting Personal Information. Una recensione su ZD – Zeitschrift für Datenschutz”

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I robot e la prevalenza della forma sulla sostanza (o dell’apparenza sulla realtà)

Guardando un aspirapolvere automatico non viene proprio in mente di considerarlo un “qualcuno” con il quale parlare o al quale “attribuire dei diritti”.

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Facciamo ordine sulla “responsabilità” nella guida autonoma

Sintesi: se proprio si vuole normare il settore della guida automatica si farebbe meglio a stabilire – finalmente – la responsabilità anche penale di chi produce software e mettere fine a quelle vergognose clausole delle licenze d’uso che dicono che “il software è as is, e non idoneo a utilizzi in ambiti critici”.

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Cosa non è l’intelligenza artificiale

Riflettendo su Linkedin con il prof. Alessandro Cortesi a proposito di unarticolo divulgativo sulla “intelligenza artificiale” è emerso uno degli errori logici che caratterizzano sistematicamente la retorica degli “esperti” di settore: il post hoc, ergo propter hocContinue reading “Cosa non è l’intelligenza artificiale”

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Tecnologia, intelligenza artificiale e morte del diritto d’autore

La possibilità di “creare” arte senza il contributo umano mette in crisi il concetto di diritto d’autore
di Andrea Monti – Audioreview n.400 Continue reading “Tecnologia, intelligenza artificiale e morte del diritto d’autore”

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Un commento al post del prof. Francesco Pizzetti in materia di intelligenza artificiale

Commentando questo post del prof. Francesco Pizzetti,  scrivevo: Continue reading “Un commento al post del prof. Francesco Pizzetti in materia di intelligenza artificiale”

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Pericoloso (e sbagliato) messaggio nello spot sul parcheggio autonomo

Ierti sera, su una primaria rete televisiva nazionale, è andato in onda uno spot che magnificava le capacità di guida (parcheggio, nel caso di specie) autonoma di una vettura.

Non ricordo la marca – il che dovrebbe dire molto sulla (in)efficacia di quella pubblicità – ma ricordo benissimo lo script: un tizio si cambia in macchina mentre quella parcheggia da sola, sotto gli occhi di una donna che guarda la scena (ma non si capisce quale) fra l’ammirato e l’incuriosito.

Banalità della sexploitation a parte, c’è un grave errore di fondo nel messaggio veicolato da questa pubblicità, e cioè che mentre la macchina sta funzionando si può fare altro, distraendosi dal controllo del mezzo. Continue reading “Pericoloso (e sbagliato) messaggio nello spot sul parcheggio autonomo”

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La scoperta di un pianeta dimostra cosa NON è l’intelligenza artificiale

Repubblica.it diffonde un articolo firmato da Jaime D’Alessandro, sulla scoperta di un pianeta resa possibile dall’uso di intelligenza artificiale. Ma leggendo la notizia si scopre che, al contrario, il risultato è stato possibile grazie allo stupido stakanovismo delle macchine. Continue reading “La scoperta di un pianeta dimostra cosa NON è l’intelligenza artificiale”

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L’errore di fondo delle tre leggi della robotica (e di chi vuole applicarle)

Nel 1950 Isaac Asimov pubblica Runaround, un racconto breve nel quale compaiono per la prima volta le famose “tre leggi della robotica”, oggi diventate l’artificio retorico citato a sproposito dagli “esperti” di “intelligenza artificiale” e “robotica intelligente”.

Le Leggi di Asimov sono una brillante invenzione letteraria ma, dal punto di vista giuridico, sono viziate da un presupposto sbagliato, e cioè che i robot possano avere il libero arbitrio.

Basta leggerle con un po’ di attenzione per rendersi conto dell’equivoco: Continue reading “L’errore di fondo delle tre leggi della robotica (e di chi vuole applicarle)”

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Daniel Dennett. Un articolo e un intervento a Intelligence Squared per capire che l’intelligenza artificiale è, appunto, artificiale

L’intelligenza artificiale è poco intelligente e molto artificiale.

In un articolo pubblicato dal Financial Times e in un intervento a Intelligence Squared, Daniel Dennett smonta il mito (nemmeno troppo) moderno della possibilità di costruire una “superintelligenza”.

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La riscoperta della ruota. Inventata la “roboetica” di Isaac Asimov

La Commissione affari giuridici dell’Unione Europea pubblica un rapporto sulla robotica palesemente ossessionato da luddismo e sindrome di Frankenstein, mentre un ricercatore italiano, evidentemente ignorando o facendo finta di non conoscere i romanzi di Isaac Asimov, si inventa – e viene premiato per – la “roboetica”.

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