Dall’esito dell’iniziativa, che altri potrebbero seguire, ci si attende una ristrutturazione consistente degli attuali modelli organizzativi di Andrea Monti – Originariamente pubblicato da IlSole24Ore
Il 9 settembre 2020 Facebook ha comunicato tramite il proprio sito che l’Irish Data Protection Commissioner ha iniziato un procedimento per la verifica del modo in cui la filiale irlandese del social network scambia i dati con gli Usa. È un segnale importante perché evidenzia un rinnovato impegno delle autorità nazionali di protezione di dati nel tutelare i diritti dei cittadini europei una volta che le loro informazioni personali hanno abbandonato i confini dell’Unione. Dall’esito di questa iniziativa potrebbe dipendere una consistente ristrutturazione dei modelli organizzativi, tecnologici e commerciali dei servizi basati sull’approccio «dati in cambio di servizi» che caratterizzano le attività delle BigTech e di moltissime altre aziende. Continue reading “Scambio dati con gli Usa, altolà irlandese a Facebook”
Possibly Related Posts:
- Chatbot troppo umani, i rischi che corriamo
- La sentenza TikTok e il futuro delle multinazionali cinesi high-tech. L’opinione di Monti
- Chi ci protegge dal dossieraggio tecnologico?
- Webscraping e Dataset AI: se il fine è di interesse pubblico non c’è violazione di copyright
- Perché Apple ha ritirato la causa contro la società israeliana dietro lo spyware Pegasus?