Il Garante per la protezione dei dati personali irlandese ha inviato agli altri garanti la bozza di decisione che, se approvata, impedirà a Facebook di inviare i dati degli utenti comunitari negli Stati Uniti. Questo annuncio (simile e contrario a quello che Facebook lasciò indirettamente intendere) è soltanto l’ultimo episodio dell’iperattivismo delle varie autorità indipendenti europee che si è tradotto nel bando (per ora in Italia, Austria e Francia) di Google Analytics e dell’apertura di un’indagine su Office 365 di Microsoft di Andrea Monti inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “L’attivismo tardivo e le colpe storiche dei Garanti (non solo) dei dati personali”
Possibly Related Posts:
- La presenza di truppe cinesi in Ucraina è un rischio per la cybersecurity europea?
- La Svezia torna al contante per timore di attacchi cyber
- Quelli su Big Tech sono gli unici dazi che la UE (e l’Italia) non si possono permettere
- ReArm Europe fra indipendenza e sovranità tecnologica
- Adesso è scontro tra Apple e Londra sull’accesso ai dati dei cittadini. Perché è importante