Chi ci protegge dal dossieraggio tecnologico?

Equalize, il caso di dossieraggio che sta animando le cronache di queste ore ripropone tutti i temi posti da vicende analoghe accadute in Italia e all’estero, e in particolare ne evidenzia tre: la “fedeltà” dei civil servant a cui è affidato il potere di entrare nelle “vite degli altri”, il coinvolgimento di soggetti privati nell’erogazione di servizi tecnologici ad apparati critici dello Stato, la necessità di “non andare troppo per il sottile” o di praticare la “plausible deniability” da parte di istituzioni, aziende e soggetti in posizioni apicali anche nei settori privati – di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – Italian Tech – La Repubblica Continue reading “Chi ci protegge dal dossieraggio tecnologico?”

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Webscraping e Dataset AI: se il fine è di interesse pubblico non c’è violazione di copyright

“La creazione di un dataset … che può costituire la base per l’addestramento di sistemi di intelligenza artificiale, può certamente essere considerata ricerca scientifica … Sebbene la creazione del dataset in quanto tale possa non essere nell’immediato associata a un incremento di conoscenza, essa costituisce una fase essenziale per l’obiettivo di utilizzarlo per acquisire successivamente la conoscenza in questione” – di Andrea Monti – inizialmente pubblicato su Strategikon – Italian Tech-La Repubblica Continue reading “Webscraping e Dataset AI: se il fine è di interesse pubblico non c’è violazione di copyright”

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Perché Apple ha ritirato la causa contro la società israeliana dietro lo spyware Pegasus?

Le ragioni di Cupertino, i dubbi degli esperti e un tema che pone di nuovo al centro i diritti degli utenti nel confronto tra Big Tech e Stati Sovrani di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – Italian Tech La Repubblica Continue reading “Perché Apple ha ritirato la causa contro la società israeliana dietro lo spyware Pegasus?”

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Le sanzioni UE ad Apple e Google aprono un altro fronte nella guerra contro Big Tech (e incrinano quello interno)

I toni trionfalistici che hanno accolto le sentenze contro Apple e Google non tengono conto di una conseguenza: la dimostrazione di una certa fragilità europea di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – Italian Tech La Repubblica Continue reading “Le sanzioni UE ad Apple e Google aprono un altro fronte nella guerra contro Big Tech (e incrinano quello interno)”

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La rottura tra Stati e big tech non è mai stata così forte

I governi sono sempre più invadenti nelle politiche sul digitale, per controbilanciare la facilità con cui le aziende tecnologiche hanno preso il predominio di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Wired.it Continue reading “La rottura tra Stati e big tech non è mai stata così forte”

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Le accuse mosse a Pavel Durov mettono in discussione la permanenza in Europa di Big Tech

La pubblicazione di un comunicato della Procura della Repubblica di Parigi sull’arresto di Pavel Durovconsente di approfondire un po’ di più (ma non troppo) il contesto della vicenda perché contiene l’elenco delle accuse formulate nei confronti del fondatore di Telegram. In sintesi (il dettaglio con una traduzione non ufficiale delle norme è alla fine di questo articolo) le basi giuridiche dell’arresto di Pavel Durov sono rappresentate dai reati previsti nella LOI n° 2023-22 du 24 janvier 2023 d’orientation et de programmation du ministère de l’intérieur che inserisce nel Codice penale francese l’articolo 323-3-2 e un ulteriore comma (il dodicesimo) all’articolo 706-73-1 del Codice di procedura penale e dalla Loi n° 2004-575 du 21 juin 2004 pour la confiance dans l’économie numérique che sottopone ad autorizzazione ministeriale l’uso di crittografia per usi diversi da quelli del controllo di autenticazione e integrità (in pratica: se serve per dimostrare la propria identità in un servizio di e-commerce, la crittografia è liberamente utilizzabile, se serve per cifrare informazioni deve essere autorizzata dal Governo) di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – Italian Tech La Repubblica Continue reading “Le accuse mosse a Pavel Durov mettono in discussione la permanenza in Europa di Big Tech”

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Cosa significa l’arresto di Pavel Durov per social media e produttori di smart device

Un lancio di Reuters informa dell’arresto, avvenuto in Francia, di Pavel Durov, fondatore e amministratore delegato di Telegram, con doppia cittadinanza russa e francese. Secondo TF1 il motivo dell’arresto è la mancanza di moderazione dei contenuti, l’omessa cooperazione con le forze dell’ordine e il tipo di “strumenti” —come criptovalute e numeri telefonici usa e getta— reperibili liberamente sulla piattaforma. Gli inquirenti francesi hanno ritenuto che così facendo Durov non si sia limitato ad un “omesso controllo” ma che sia stato un vero e proprio complice nella commissione dei reati di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – Italian Tech La Repubblica Continue reading “Cosa significa l’arresto di Pavel Durov per social media e produttori di smart device”

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Il senso di Apple per la privacy

Da sempre Big Tech —come qualsiasi altro comparto industriale— promuove interlocuzioni istituzionali a vario livello per rappresentare ai legislatori le proprie istanze e intervenire su provvedimenti che mettono in pericolo i propri interessi. Consulenti di “relazioni istituzionali” —i lobbisti, in altri termini— passano il tempo a raccogliere informazioni su quanto accade nei palazzi del potere e, dall’altro lato, mettono a disposizione documenti, analisi tecniche e dati statistici che spesso i decisori non hanno i mezzi o le possibilità di ottenere, oppure sostengono eventi pubblici organizzati da soggetti istituzionali come forma di “civil engagement” e “social responsibility”. Da qualche tempo, però, l’attività di condizionamento delle scelte politiche ha iniziato ad estendersi anche all’interazione con la società civile —attivisti e associazioni per la difesa dei “diritti digitali”— e poi, da ultimo, direttamente alle persone o meglio, alla percezione che le persone hanno del concetto di diritto di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – Italian Tech La Repubblica Continue reading “Il senso di Apple per la privacy”

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Così Big Tech ha imparato a monetizzare la nostra fuga dalla realtà

In un mondo oramai fruito artificialmente tramite schermi di varia foggia e dimensioni, le Big Tech hanno saputo sfruttare magistralmente alcuni degli aspetti più profondi e inquietanti della debolezza umana. Dietro la promessa dinuove forme di interazione o di intrattenimento stanno capitalizzando una condizione di profondo disagio: l’incapacità di far fronte ai nostri limiti e all’isolamento che spesso accompagna la vita moderna di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – La Repubblica – Italian Tech

Continue reading “Così Big Tech ha imparato a monetizzare la nostra fuga dalla realtà”

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Imane Khelif dovrebbe fare scandalo, ma per tutt’altro motivo

Il caso di Imane Khelif, la pugile algerina oggetto di roventi polemiche alle Olimpiadi Parigi 2024 perché, scambiata erroneamente come “trans” dai media, non potrebbe combattere con una donna dovrebbe fare, sì, scandalo ma non per le ragioni che molti adducono a sostegno della sua esclusione o del rifiuto delle sue avversarie di incrociare i guantoni sul ring di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Italian Tech-La Repubblica Continue reading “Imane Khelif dovrebbe fare scandalo, ma per tutt’altro motivo”

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Il nodo della crittografia è arrivato al pettine della UE

Il First Report on Encryption recentemente pubblicato dall’EU Innovation Hub for Internal Security contiene le line guida e i desiderata in materia di crittografia delle strutture unionali che si occupano di sicurezza e contrasto alla criminalità, ed evidenzia le contraddizioni irrisolte della libera disponibilità di tecnologie crittografiche di Andrea Monti – professore incaricato di Digital Law – università di Chieti-Pescara – Inizialmente pubblicato su Formiche.net Continue reading “Il nodo della crittografia è arrivato al pettine della UE”

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Articolo 134

Questo è un articolo “what-if”,”che accadrebbe se…” o meglio “cosa sarebbe accaduto se”, dove il “se” riguarda una norma che viene dal passato, dal 1931 per l’esattezza, e che se fosse stata interpretata e applicata agli albori della nascita della profilazione online avrebbe potuto bloccare fin dall’inizio l’accumulazione di dati sulle persone (cioè il “dossieraggio”) da parte di Big Tech e della miriade di data-broker che prosperano su queste pratiche dai contorni ancora oggi molto poco definiti. Stiamo parlando dell’articolo 134 del Regio Decreto n. 773 (anche noto come “Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza” o “TULPS”). di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – Italian Tech-La Repubblica Continue reading “Articolo 134”

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ChatGPT non è onnisciente, ma OpenAI è vittima del proprio marketing

Il 29 aprile 2024 un’associazione austriaca per la protezione dei diritti civili ha chiesto alla propria autorità nazionale di protezione dei dati viennese di intervenire sull’incapacità di ChatGPT di fornire risultati corretti su un cittadino e chiedendo, in nome del GDPR, di imporre a OpenAI di fare qualcosa per correggere lo stato di fatto di Andrea Monti – Inzialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian-Tech La Repubblica Continue reading “ChatGPT non è onnisciente, ma OpenAI è vittima del proprio marketing”

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Cosa significa il bando cinese di Whatsapp, Telegram e Signal dall’App Store di Apple

Secondo il Wall Street Journal, da qualche giorno Apple avrebbe rimosso o starebbe per rimuovere dalla versione cinese dell’App Store una serie di programmi, fra i quali Whatsapp, Threads, Telegram e Signal sulla base delle preoccupazioni per la sicurezza nazionale manifestate da Pechino di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech-La Repubblica Continue reading “Cosa significa il bando cinese di Whatsapp, Telegram e Signal dall’App Store di Apple”

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Lo Human Genome Meeting di Roma riporta in primo piano la necessità di liberare l’uso dei dati


La tappa dello Human Genome Meeting iniziata ieri a Roma è l’occasione per tornare a parlare di un argomento tanto fondamentale quanto scomodo: l’impatto della “isteria per la privacy” sulla possibilità di fare ricerca grazie all’enorme quantità di dati che, oggi, siamo in grado di raccogliere sul modo in cui funzioniamo – e ci “rompiamo” di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog La Repubblica-Italian Tech

Continue reading “Lo Human Genome Meeting di Roma riporta in primo piano la necessità di liberare l’uso dei dati”

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Quali conseguenze potrebbe avere il possibile bando di TikTok negli Usa

In uno scenario di guerra ibrida, non convenzionale e a bassa intensità i servizi di piattaforma giocano un ruolo importante, non solo per il loro potenziale nelle psyop di Andrea Monti – professore incaricato di Digital Law nell’università di Chieti-Pescara – Inizialmente pubblica su Formiche.net Continue reading “Quali conseguenze potrebbe avere il possibile bando di TikTok negli Usa”

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Social network, poteri privati e diritti pubblici

Questo è un estratto della lezione che ho tenuto il 5 febbraio 2022 nel mio corso di Digital Law nell’università di Chieti-Pescara. È passato un anno, ma l’analisi è ancora drammaticamente attuale di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech – La Repubblica Continue reading “Social network, poteri privati e diritti pubblici”

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La “privacy” uccide gli esseri umani per proteggere la persona

Con due recenti provvedimenti la Corte europea blocca la conservazione dei dati biometrici da parte delle forze di polizia e il Garante dei dati personali l’uso dell’IA nella prevenzione del terrorismo. Anche la ricerca scientifica è fortemente limitata “in nome della privacy”. Ma è veramente possibile – o accettabile? di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech – La Repubblica Continue reading “La “privacy” uccide gli esseri umani per proteggere la persona”

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GDPR e OpenAI: quanto sono fondate le accuse del Garante?

Non è colpa di OpenAI se le persone si ostinano, contro ogni logica, a usare ChatGPT come sostituto della loro (mancanza di) conoscenza di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “GDPR e OpenAI: quanto sono fondate le accuse del Garante?”

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Scandalo ChatGpt sui dati personali? L’ennesima conferma che la rete libera è un’illusione

L’ultimo “scandalo” su OpenAI (ricercatori di Google avrebbero trovato il modo di ottenere risposte che rendono disponibili i dati “grezzi” usati per addestrare il modelli della serie GPT) ha invariabilmente riportato alla ribalta le questioni relative alla “tutela della privacy”, al diritto d’autore e via discorrendo. Altrettanto invariabilmente, questi temi sono trattati ignorando alcuni evidenti presupposti che rendono poco rilevante la polemica e denunciano, ancora una volta, le conseguenze dell’economia basata sul “gratis”, sul “capitalismo della solitudine”, sull’inerzia delle autorità di controllo di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog La Repubblica-Italian Tech Continue reading “Scandalo ChatGpt sui dati personali? L’ennesima conferma che la rete libera è un’illusione”

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Come l’isteria della privacy sta uccidendo la street photography

La Cassazione ha configurato come molestia o disturbo alle persone il fatto di aver scattato foto di nascosto a una donna in supermercato. Ma non esiste la privacy in pubblico di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech. Continue reading “Come l’isteria della privacy sta uccidendo la street photography”

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Un incubo orwelliano: il controllo individuale passa per i videogiochi

l videogame Call of Duty userà l’IA per analizzare in tempo reale le parole dei giocatori e segnalare ai moderatori le espressioni “tossiche” (qualsiasi cosa voglia significare il termine). Un altro passo nella transizione dalla sorveglianza di massa alla privatizzazione del controllo individuale di Andrea Monti – Inzialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “Un incubo orwelliano: il controllo individuale passa per i videogiochi”

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L’accordo USA/UE sull’esportazione di dati personali: perché la toppa è peggiore del buco

Il 10 luglio 2023, con un documento di oltre 190 pagine, la Commissione Europea prova per la terza volta a risolvere un problema irrisolvibile: quello di consentire lo scambio di dati personali con gli USA, “accusati” di non offrire adeguate tutele ai dati dei cittadini europei che vengono trattati, a vario titolo, da aziende nordamericane. di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech
Continue reading “L’accordo USA/UE sull’esportazione di dati personali: perché la toppa è peggiore del buco”

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È la monetizzazione della nostra vita, non (soltanto) l’ossessione per “la privacy” ad uccidere la street-photography

L’incarico di compiere un reportage sulle celebrazioni del 4 luglio —l’Independence Day— a Boston, uno dei luoghi simbolo della storia nordamericana, mi ha dato l’occasione per riflettere sui guasti e sul danno oramai permanente provocati al fotogiornalismo “di strada” dall’isteria per la “privacy” e dallo sfruttamento spregiudicato dei dati individuali da parte di BigTech in nome del principio “meglio chiedere scusa che permesso” di Andrea Monti – Inzialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “È la monetizzazione della nostra vita, non (soltanto) l’ossessione per “la privacy” ad uccidere la street-photography”

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La “Meta-Mega-Multa” e la comprensibile incoerenza dei garanti dei dati personali

La notizia della “Meta-Mega-Multa” di oltre un miliardo di Euro inflitta dal garante per la protezione dei dati personali irlandese alla piattaforma di social networking evidenzia, per l’ennesima volta, l’errore di fondo dell’utilizzo politico della normativa sulla protezione dei dati personali e l’incoerenza delle autorità che hanno il compito di applicarla di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “La “Meta-Mega-Multa” e la comprensibile incoerenza dei garanti dei dati personali”

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Il feticcio della privacy e le polemiche sul riconoscimento facciale

Opporsi all’impiego di tecnologia per garantire la sicurezza perché qualcuno potrebbe abusarne equivale ad affermare di non avere fiducia nelle istituzioni di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato da Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “Il feticcio della privacy e le polemiche sul riconoscimento facciale”

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Bloccare ChatGPT è un rimedio peggiore del male

Il “blocco di ChatGPT” è stato disposto il 30 marzo 2023 dall’Autorità garante per la protezione dei dati personali sul presupposto che i dati utilizzati per addestrare il modello siano stati raccolti senza informare le persone cui si riferiscono e senza averne verificato l’età. Questo, si legge testualmente, nel provvedimento espone i minori che utilizzano il servizio “a risposte assolutamente inidonee rispetto al grado di sviluppo e autoconsapevolezza degli stessi”. Il provvedimento, va detto senza mezzi termini, è fortemente discutibile dal punto di vista tecnico, giuridico e culturale. Esso rivela, da un lato la debolezza con la quale le Autorità nazionali di protezione dei dati trattano la materia e, dall’altro, la sostanziale inapplicabilità della normativa “a tutela della privacy”. Infine, innesca un pericolosissimo meccanismo di reciprocità per cui altri Paesi che hanno normative analoghe —fra le quali Russia e Cina— potrebbero utilizzarle come strumento “legale” per colpire soggetti al di qua della nuova Cortina di ferro di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “Bloccare ChatGPT è un rimedio peggiore del male”

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Meta e il problema della “mercificazione” dei diritti

Il colosso dei social network, dopo aver abbandonato gli nft, deve affrontare le azioni giudiziarie della corte olandese e di Milano in materia di privacy degli utenti che evidenziano le criticità del modello industriale dei colossi tecnologici e la tendenza a considerare i diritti beni che possono essere scambiati di Andrea Monti – inizialmente pubblicato su Wired.it Continue reading “Meta e il problema della “mercificazione” dei diritti”

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Meta e Iva: è ora di decidere se i dati personali sono o no un bene economico

Con vent’anni di ritardo, qualcuno si accorge che sulle transazioni a base di dati si dovrebbero pagare le tasse. Ma i temi veri sono la proprietà della (o sulla) informazione e l’urgenza di smettere di credere in “digitale” e “ciberspazio” di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “Meta e Iva: è ora di decidere se i dati personali sono o no un bene economico”

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Il “non-problema” della age-verification

Nel nebbioso mare magnum dei presunti “nuovi problemi” causati dalle piattaforme digitali ogni tanto si intravede, come l’Olandese Volante, la “age verification”, lo strumento invocato per “proteggere i minori” dall’esposizione a “contenuti inappropriati” che però, immancabilmente, crea “problemi di privacy” e dunque va regolato con cautela se non addirittura vietato di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato in Strategikon – un blog di Italian Tech
Continue reading “Il “non-problema” della age-verification”

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Le Hunt Forward Operation USA sono il Cavallo di Troia per spiare le reti della UE?

Lo scorso 15 gennaio il quotidiano francese Le Monde ha pubblicato un articolo nel quale ha evidenziato le perplessità francesi sulla “Hunt Forward Operation” (HFO) cioè la ricerca attiva di (e dunque nella “caccia” a) soggetti o software che si sono infiltrati in una rete per commettere azioni illecite o “fare danni”. Inizialmente avviate in Ucraina agli inizi del 2022 per contrastare le azioni ostili attribuite alla Russia, le HFO sono state, infatti, condotte anche in Paesi della UE come Lituania e Croazia. di Andrea Monti – Inzialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “Le Hunt Forward Operation USA sono il Cavallo di Troia per spiare le reti della UE?”

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Chi ha paura della AI-powered Face Recognition?

Il contributo delle telecamere —o meglio, dei sistemi— di videosorveglianza è stato fondamentale per identificare il sospettato del tentato omicidio di una turista commesso a Roma sul finire del 2022. Questo ha rianimato  la polemica sull’uso delle tecnologie del controllo e sui “rischi per la privacy” generati dalla creazione di una società della sorveglianza “con la scusa della sicurezza”. Almeno in questo caso i solerti “difensori della privacy” sono stati costretti, obtorto collo, ad accettare il fatto che non tanto le telecamere di per se stesse quanto la possibilità di estrarre informazioni dalle videoriprese sia stata risolutiva per identificare un sospettato. Di fronte all’evidenza dei fatti, costoro arretrano di qualche passo ma non rinunciano a denunciare il pericolo della sorveglianza di massa che rimane pericolosissima specie —ovviamente— quella realizzata “grazie all’AI” di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “Chi ha paura della AI-powered Face Recognition?”

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Riformare la legge sulle armi non è solo un questione di database

In uno dei primissimi articoli che ho scritto per Italian Tech raccontavo del nuovo Kalashinikov “social media-ready”, un fucile a pompa calibro 12/76 pensato per la “Generazione Z” e mi interrogavo sul cambio di percezione sull’uso delle armi, da strumento di offesa (anche difensiva) a “giocattolo” (ma non il “ferro”, protagonista del grande film di Nino Manfredi)  amplificatore di psicopatologie che spingono un individuo a mandare in diretta la strage che sta commettendo. Poi, arriva la cronaca nera, con la sua tragica crudezza, a ricordare che i drammi della follia non hanno bisogno dell’internet per consumarsi e innescare i soliti, triti e ritriti dibattiti sulle “armi facili” e sulla necessità di eliminarle dalla circolazione, e che si concludono inevitabilmente con il classico “ci vogliono leggi ad hoc” e poi —come si dice in teatro quando finisce lo spettacolo— “Buio!” di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “Riformare la legge sulle armi non è solo un questione di database”

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Quello che Apple non dice (sulla sicurezza dei propri prodotti)

Un articolo pubblicato da Wired, il 7 dicembre 2022 riporta la notizia che il progetto di cloud-side scanning per la ricerca automatizzata e senza mandato di una Corte di materiale pedopornografico memorizzato in iCloud è stato abbandonato in favore di altri approcci. Lo stesso giorno Apple ha annunciato l’adozione di nuove funzionalità di sicurezza per la protezione dei dati dei trattati tramite i propri device, rendendoli sempre più difficili da utilizzare contro la volontà dell’utente (sia esso un normale cittadino, un attivista politico, un giornalista o un criminale) – di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “Quello che Apple non dice (sulla sicurezza dei propri prodotti)”

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Quattrocento milioni di multa a Google. Perché è sbagliato che i diritti abbiano un prezzo

Google negozia con le autorità statunitensi una sanzione multimilionaria per il modo in cui era gestita la geolocalizzazione sui terminali Android che, si diceva, continuava a funzionare anche “all’insaputa” degli utenti. La sanzione, che gli appassionati di statistiche non hanno esitato a definire “da record”, è in realtà il simbolo dell’ipocrisia che governa l’attività politica, normativa e di controllo da entrambe le sponde dell’Atlantico perché riafferma il principio che fare giustizia consista nel condannare a “pagare” e non a riparare al mal fatto di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “Quattrocento milioni di multa a Google. Perché è sbagliato che i diritti abbiano un prezzo”

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Per scoprire l’analisi delle emozioni non bisognava aspettare l’AI, bastava una serie TV

Con un riflesso pavloviano, ogni volta che un software riesce a scimmiottare capacità umane parte l’allarme innescato dalla sindrome di Frankenstein, la,  paura che la “creatura” si ribelli contro il suo “pardone”e l’invocazione, manco a dirlo, interventi di legislatori, garanti (non ultimo, ovviamente, quello sulla protezione dei dati personali) e altre divinità più o meno laiche appartenti a Pantheon di varia estrazione. L’ultimo grido, in materia di Sindrome di Frankenstein, è quella che stata definita “analisi delle emozioni” associata all’altro grande feticcio-taboo dei nostri tempi, il riconoscimento facciale, il tutto ovviamente posto in essere da una minacciosa “intelligenza artificiale” di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech. Continue reading “Per scoprire l’analisi delle emozioni non bisognava aspettare l’AI, bastava una serie TV”

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Il problema del cookie wall non è il cookie wall

Le reazioni provocate dalla scelta adottata da alcune testate online di condizionare la fruizione dei contenuti prima gratuiti al consenso al trattamento di dati (non personali) ha suscitato proteste fra gli utenti e l’annuncio di un approfondimento da parte del Garante (dal quale, ma questa è un’altra storia, ancora si attende una risposta sulla questione della possibilità per le autorità americane di chiedere dati su cittadini europei localizzati nella UE) di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “Il problema del cookie wall non è il cookie wall”

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Smettere di vivere nella fantascienza per tornare a comprendere la realtà. Oppure no?

L’uscita di una serie ispirata a un romanzo di William Gibson è l’occasione per tornare ad riflettere sulle conseguenze causate dalla rottura della barriera fra fantascienza e realtà. Fino a quando Metaverso, AI, realtà aumentata e i loro antesignani —come il “ciberspazio”— rimangono creazioni letterarie, esperienze culturali o costosi “videogiochi”, poco male di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “Smettere di vivere nella fantascienza per tornare a comprendere la realtà. Oppure no?”

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Il marketing dell’IA e l’impatto sui comportamenti sociali

La disponibilità sul mercato di piattaforme abbastanza rozze che consentono di realizzare immagini, suoni e video grazie a modelli di AI appositamente addestrati ha scatenato le usuali reazioni basate sul recepimento acritico dei messaggi lanciati dal marketing high-tech. Dunque, si moltiplicano allarmi sulla fine della creatività, sulle macchine che prevarranno sull’essere umano e, non da ultimo, sulla perdita di posti di lavoro causati da questa nuova forma di automazione di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “Il marketing dell’IA e l’impatto sui comportamenti sociali”

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L’ipocrisia della giustizia predittiva

Secondo il New York Times, Google avrebbe segnalato a una hotline antisfruttamento minorile  la foto di un bambino transitata sui propri sistemi ma inviata dal padre a un medico per avere un consulto. Oltre alla segnalazione, Google avrebbe disattivato l’account del genitore e rifiutato di rivedere il caso, pur avendo ricevuto spiegazioni e chiarimenti. Inevitabili, da più parti, le reazioni sdegnate per quello che a tutti sembra un abuso privo di qualsiasi giustificazione di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech.

Continue reading “L’ipocrisia della giustizia predittiva”

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L’offensive cybersecurity di Stato richiede un quadro normativo organizzato

Con il dl Aiuti anche l’Italia cerca di dotarsi della capacità reattiva ad attacchi informatici. Ma “l’articolo 37” è solo il primo passo. L’analisi di Andrea Monti, professore incaricato di Digital Law nel corso di laurea in Digital Marketing dell’università di Chieti-Pescara. Inizialmente pubblicato su Formiche.net

Continue reading “L’offensive cybersecurity di Stato richiede un quadro normativo organizzato”

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Dati, tra il feticcio della privacy e regole antidiluviane

“Saremo lieti di cooperare, non appena ci verrà notificato il prescritto provvedimento, come per legge”. Questa è la frase che, per oltre quindici anni, ho utilizzato quando lavoravo per uno storico (e non più attivo) operatore di telecomunicazioni rispondendo alle richieste di acquisizione dati provenienti da svariati uffici di polizia. “Per urgenti indagini” inviavano prima semplici fax e poi email, Pdf senza firma digitale ma, soprattutto, senza alcun provvedimento di pubblici ministeri o giudici per le indagini preliminari di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech
Continue reading “Dati, tra il feticcio della privacy e regole antidiluviane”

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L’attivismo tardivo e le colpe storiche dei Garanti (non solo) dei dati personali

Il Garante per la protezione dei dati personali irlandese ha inviato agli altri garanti la bozza di decisione che, se approvata, impedirà a Facebook di inviare i dati degli utenti comunitari negli Stati Uniti. Questo annuncio (simile e contrario a quello che Facebook lasciò indirettamente intendere) è soltanto l’ultimo episodio dell’iperattivismo delle varie autorità indipendenti europee che si è tradotto nel bando (per ora in Italia, Austria e Francia) di Google Analytics e dell’apertura di un’indagine su Office 365 di Microsoft di Andrea Monti inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “L’attivismo tardivo e le colpe storiche dei Garanti (non solo) dei dati personali”

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Meta si oppone al data-scraping, ma in nome di cosa?

L’azione annunciata il 5 luglio 2022 da Meta-Facebook contro soggetti accusati di data-scraping (la raccolta automatizzata di informazioni pubblicate dagli utenti delle proprie piattaforme) evidenzia un problema reale, l’abuso indiscriminato di informazioni di fatto liberamente disponibili (non solo) sulle piattaforme social. Tuttavia, rinforza le preoccupazioni sull’effettiva “proprietà” di contenuti e dati degli utenti. Sempre di più le persone sono confinate in una gabbia dorata o, a seconda delle prospettive, in una “riserva di pesca”, a esclusiva disposizione esclusiva di chi ha le chiavi della serratura, o il controllo del perimetro al quale accede solo chi ha titolo di Andrea Monti – Inzialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech

Continue reading “Meta si oppone al data-scraping, ma in nome di cosa?”

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Il vero “falso Klitschko” mette in crisi processi e identità digitale

La diffusione dei deepfake mette in crisi il ruolo della prova informatica ed espone il lato debolissimo delle politiche sull’identità digitale. Ma come sempre, nessuno se ne preoccuperà fino a quando non sarà troppo tardi di Andrea Monti – Inzialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech

Continue reading “Il vero “falso Klitschko” mette in crisi processi e identità digitale”

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Google Analytics, il Garante e i buchi del Gdpr

Il provvedimento del Garante dei dati personali appena reso noto con il quale è stato dichiarato illecito l’utilizzo di Google Analytics da parte di un’azienda evidenzia i “buchi” del Gdpr, il tentativo di tapparli a tutti i costi e l’incapacità (o la mancanza di volontà) di perseguire fino in fondo la scelta politica di tutelare la sovranità digitale europea di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech

Continue reading “Google Analytics, il Garante e i buchi del Gdpr”

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Russia e sanzioni. In arrivo un decreto legge?

Le nuove sanzioni contro la Russia avvicinano il traguardo dell’unità europea ma evidenziano i limiti intrinseci dei trattati UE che dovranno essere superati. Il nuovo pacchetto di sanzioni realizza, di fatto, un’estensione delle competenze della Ue e avvicina ancora il traguardo della reale autonomia politica comunitaria. L’analisi di Andrea Monti, professore incaricato di Digital Law nel Corso di laurea magistrale in Digital Marketing dell’università di Chieti-Pescara – Inizialmente pubblicato su Formiche.net Continue reading “Russia e sanzioni. In arrivo un decreto legge?”

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Liberarsi dalla schiavitù degli analytics (di tutti gli analytics)

Una delle grandi ossessioni che dominano il mondo del digital marketing è la convinzione che gli “analytics” siano indispensabili per capire “cosa” interessa “chi”, come rendere i contenuti più “engaging” e in che modo “monetizzare” quello che viene pubblicato. Questa ossessione è probabilmente legittima per quei siti ad altissimo traffico, che producono una quantità così enorme di interazioni da fornire indicazioni attendibili non solo sull’efficacia dei contenuti ma anche sul funzionamento complessivo del sito che li veicola. Spesso, anche per via della deficienze della normativa di settore e dell’inerzia delle autorità di controllo, il prezzo che gli utenti pagano è il trasferimento anche indiretto alle grandi piattaforme americane di pezzi della propria esistenza, ma questo è un altro tema. Tuttavia, gli analytics soffrono dello stesso destino che, in generale, affligge le statistiche: essere usati —come i lampioni dell’ubriaco di Mark Twain— più per sostenersi che per illuminare la via. Fuor di metafora questo significa rischiare di finire in un circolo vizioso a causa del quale i contenuti sono determinati dall’audience e non viceversa di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “Liberarsi dalla schiavitù degli analytics (di tutti gli analytics)”

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Google Analytics è illegale? La risposta in dieci domande (più una)

Da qualche tempo in Italia si aggira una “voce” secondo la quale usare Google Analyitcs sarebbe “illegale”. Nel silenzio della magistratura — l’unica titolata a stabilire definitivamente un fatto del genere — e dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali, si moltiplicano iniziative più o meno organizzate che “diffidano” le pubbliche amministrazioni a non utilizzare la piattaforma di Big G. Molti “DPO” — i data protection officer — per non saper né leggere né scrivere consigliano i propri clienti di sbarazzarsi tout court dello scomodo strumento. In realtà, tuttavia, le cose non sono così semplici e dunque per capirci qualcosa possono tornare utili queste FAQ – di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “Google Analytics è illegale? La risposta in dieci domande (più una)”

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Musk, Twitter e il potere di comprare il diritto

Elon Musk acquista Twitter per garantire la libertà di parola che, secondo lui, sarebbe stata troppo compressa dalle scelte del precedente management. Gli analisti si imbarcano in complicati ragionamenti per capire quale sarà l’impatto finanziario sul social network. Qualche giurista si interroga sull’opportunità di consentire agli individui di esprimersi senza restrizioni. Questa è la vulgata. Il merito della questione, tuttavia, rimane largamente ignorato di Andrea Monti – inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian tech

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