Il cambio di approccio del governo alla gestione organizzativa del Covid-19 ha riportato in auge nel dibattito pubblico parole d’ordine come “credere nella Scienza” e “fidarsi degli Scienziati”. Non differentemente da un qualsiasi (rispettabilissimo) credo religioso, dunque, la “Scienza” è elevata al rango di divinità da venerare acriticamente, tramite una schiera di santi e predicatori. In Suo nome vengono promosse beatificazioni, scomuniche, autodafé e processi (culturali) che ricordano quelli che condannarono come untori Guglielmo Piazza e Gian Giacomo Mora. Non sono mancati, dall’altro lato, ciarlatani, eredi di Alessando di Abonutico, e una miriade di “culti” individuali frutto dell’arroganza, questa sì segno dei nostri tempi, di “sapere quello che non ci dicono” in puro stile Napalm 51 di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech. Continue reading “La scienza (con la minuscola) fra Socrate e Gorgia”
Possibly Related Posts:
- WhatsApp, l’Antitrust e il controllo delle interfacce
- Caso Raoul Bova: più che la privacy c’entra il codice penale
- Il vero fallimento dell’Ue nell’accordo sui dazi è aver accettato che i diritti sono negoziabili
- Le regole di Agcom sugli influencer sottraggono spazio ai giudici nella tutela degli utenti in rete
- Usa. L’intelligenza artificiale secondo Trump: potenza, biosecurity e zero regoleUsa