Ordine pubblico, sicurezza nazionale e sicurezza cibernetica: una prospettiva di sistema

Contributo inviato al Call for papers 2020 del Centro Alti Studi per la Difesa

Benché stia attraversando una fase di normativizzazione, la sicurezza nazionale è ancora un concetto giuridicamente evanescente, che fatica a trovare un proprio spazio fra categorie consolidate come ordine e sicurezza pubblica e difesa dello Stato. La normativizzazione della sicurezza nazionale implica la sua sottoposizione al rule of law e dunque limita il suo uso per interessi di natura strettamente politica che non potrebbero essere garantiti con l’apposizione sistematica e automatica del segreto di Stato e che sono sottoposti ad un accresciuto controllo giurisdizionale. Parallelamente, la dipendenza tecnologica da soggetti stranieri —che ha di fatto consentito una (almeno parziale ma ineliminabile) inclusione di interessi privati nella definizione delle politiche di sicurezza— compromette l’effettiva possibilità di tutelare la sicurezza e gli interessi dello Stato. di Andrea Monti – professore incaricato di diritto dell’ordine e della sicurezza pubblica nell’università di Chieti-Pescara Continue reading “Ordine pubblico, sicurezza nazionale e sicurezza cibernetica: una prospettiva di sistema”

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Dati personali ed esportazione. L’arsenale (giuridico) cinese made in Occidente

Dopo la legge sulla sicurezza nazionale, la Cina si dota di leggi che ritorcono l’approccio occidentale contro l’Occidente. L’analisi di Andrea Monti, professore incaricato di diritto dell’ordine e della sicurezza pubblica all’Università di Chieti-Pescara – Originariamente pubblicato da Formiche.net

Dopo quella sulla sicurezza nazionale informatica, la Cina ha deciso di emanare altre due leggi: una sul controllo delle esportazioni e una sulla protezione dei dati personali. Questo trittico rappresenta, paradossalmente, l’accettazione della Cina di un modello regolamentare di stampo occidentale e, nello stesso tempo, l’utilizzo di questo modello contro l’Occidente che lo ha creato. Continue reading “Dati personali ed esportazione. L’arsenale (giuridico) cinese made in Occidente”

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Cosa insegna il “caso Leonardo”

La sicurezza nazionale è sfuggita di mano al controllo delle istituzioni di Andrea Monti – originariamente pubblicato da Infosec.News

Sulla vicenda della massiccia esfiltrazione abusiva di dati subita da Leonardo, sulla differenza fra la narrativa istituzionale della cybersecurity e la drammaticità della situazione italiana, sulla superfetazione normativa che sta ingessando la sicurezza nazionale si è già detto molto. C’è, tuttavia, un aspetto che non è stato approfondito adeguatamente: il rapporto meno che proporzionale fra il numero dei componenti di una struttura e la loro “fedeltà” alla struttura stessa. Continue reading “Cosa insegna il “caso Leonardo””

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Il rinnovamento dell’intelligence ha bisogno di coerenza normativa

Il rinvio della costituzione dell’Istituto italiano di cybersicurezza e i limiti operativi emersi dall’applicazione pratica del decreto legislativo 65/18 e della normativa sul perimetro cibernetico evidenziano la necessità di ripensare l’architettura del sistema intelligence italiana. L’opinione di Andrea Monti, professore incaricato di diritto dell’ordine e sicurezza pubblica all’Università di Chieti-Pescara – Originariamente pubblicato da Formiche.net

L’intelligence italiana sta attraversando un periodo di profondo rinnovamento che la sta trasformando da struttura informativa “pura”, incaricata essenzialmente di svolgere un ruolo passivo nella raccolta e condivisione di informazioni con gli altri apparati dello Stato, a soggetto attivo nella tutela degli interessi nazionali. Questa scelta politica porterà le nostre strutture informative a giocare sugli stessi campi nei quali operano quelle delle grandi potenze, e dai quali oggi l’Italia è esclusa. Continue reading “Il rinnovamento dell’intelligence ha bisogno di coerenza normativa”

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Crittografia, tutte le contraddizioni dell’Europa

Due documenti accidentalmente diventati pubblici svelano le scelte dell’Unione Europa in materia di crittografia. Protezione dei minori e sicurezza nazionali le ragioni per la missione impossibile di garantire sicurezza tramite cifratura indebolita di Andrea Monti, docente di Diritto dell’ordine e della sicurezza pubblica all’Università di Chieti-Pescara – Originariamente pubblicato da Formiche.net Continue reading “Crittografia, tutte le contraddizioni dell’Europa”

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I Five Eyes guardano a Oriente. E l’Italia?

di Andrea Monti – originariamente pubblicato da Formiche.net

Un comunicato stampa dello US Department of Defense del 15 ottobre 2020 annuncia asetticamente i risultati dell’ultimo incontro (ufficiale) fra i componenti del Five Eyes, l’accordo fra Usa, Regno Unito, Canada, Australia e Nuova Zelanda per l’acquisizione e lo scambio di informazioni di strategiche e tattiche per tutelare gli interessi nazionali. Continue reading “I Five Eyes guardano a Oriente. E l’Italia?”

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Cosa hanno in comune la extraordinary rendition di Abu Omar e l’espulsione di Alma Shalabayeva?

La sentenza del tribunale di Perugia sull’illecita esplusione di Alma Shalabayeva emanata dal tribunale penale di Perugia il 14 ottobre 2020 ripropone il tema delle extraordinary rendition e delle attività delle strutture di intelligence di Paesi stranieri sul suolo italiano di Andrea Monti – Originariamente pubblicato da Infosec.News

Le extraordinary rendition sono —in termini penalistici— dei rapimenti compiuti dai servizi di intelligence di una nazione (o su loro commissione, da “terze parti”) nel territorio di Paesi terzi. Si possono portare a termine con il supporto esplicito del Paese “ricevente”, fidando sul fatto che l’intelligence interna “chiuda un’occhio” (o magari tutti e due, e che si tappi anche le orecchie), oppure in totale clandestinità. Nel primo caso, gli apparati del Paese “ricevente” sono direttamente coinvolti e dunque responsabili davanti alla Legge. Negli ultimi due casi, l’azione è compiuta violando la sovranità nazionale del Paese nel quale viene commesso il fatto e “auspicando” che nessuno se ne accorga. Continue reading “Cosa hanno in comune la extraordinary rendition di Abu Omar e l’espulsione di Alma Shalabayeva?”

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La prevenzione del terrorismo passa (anche) dalla polizia locale

Intelligence e attività informativa di pubblica sicurezza devono essere ancora più integrate. L’ampiezza del teatro operativo rende oramai indispensabile il coinvolgimento della polizia locale nella raccolta di informazioni necessarie alla prevenzione dei fenomeni criminali e terroristici. Il commento di Andrea Monti, docente di Diritto dell’Ordine e della sicurezza pubblica, Università di Chieti-Pescara – Originariamente pubblicato da Formiche.net

La decapitazione del docente francese “decisa” come punizione per avere mostrato in classe le “vignette blasfeme” di Charlie Hebdo pone ancora una volta il tema del limite oltre il quale esercitare il diritto alla libertà di espressione, implica costringere lo Stato e i cittadini a sopportare le conseguenze di una scelta individuale (nel caso di specie, quella dei redattori del periodico satirico). Continue reading “La prevenzione del terrorismo passa (anche) dalla polizia locale”

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Incontro Pompeo – Di Maio, le contraddizioni irrisolte della sicurezza nazionale italiana

È venuta meno, se mai fosse esistita, la coincidenza di posizioni strategiche fra UE e USA, ma l’Italia continua a non decidere e si trova a giocare su tre tavoli senza sapere su quale puntare di Andrea Monti – pubblicato originariamente da Infosec News

Le dichiarazioni del ministro degli esteri Di Maio rilasciate dopo l’incontro con il Segretario di Stato USA Pompeo rivelano ancora una volta lo stallo nel quale si trova l’Italia, incapace di decidere fra UE, USA e Cina. Benché, infatti, sia la Cold War II fra USA e Cina ad occupare la ribalta internazionale, il conflitto a minore intensità fra UE e USA non è meno rilevante e richiede l’assunzione di scelte chiare da parte del nostro Paese. Continue reading “Incontro Pompeo – Di Maio, le contraddizioni irrisolte della sicurezza nazionale italiana”

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C’è chi dice no. L’opinione del prof. Monti sulla rete unica

Riceviamo e pubblichiamo l’analisi del prof. Monti (Università di Chieti-Pescara) secondo cui la protezione dei dati personali potrebbe essere il bug che blocca la costruzione della rete unica. Nel mirino del docente la presenza nell’azionariato della newco di un fondo americano – originariamente pubblicato da Formiche.net

Fra i tanti aspetti da considerare nella creazione della rete unica italiana, ha ricevuto poca attenzione il problema del rapporto fra tutela dei dati personali, presenza di proprietari extracomunitari nell’assetto societario e sicurezza nazionale. Vista la criticità del settore telecomunicazioni, infatti, l’assenza del pieno controllo da parte dell’Italia apre al rischio di interferenze straniere nella protezione degli interessi fondamentali dello Stato, come ha evidenziato il caso Huawei. Continue reading “C’è chi dice no. L’opinione del prof. Monti sulla rete unica”

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Dalla parte di Huawei (e di tutti i fornitori tecnologici per la sicurezza nazionale)

Emanato per gestire i problemi di sicurezza nazionale causati dall’uso della tecnologia cinese, il DPCM detta nuove e problematiche regole per la contrattualistica nel mondo telco e non solo di Andrea Monti – originariamente pubblicato da Infosec.News

In questo articolo analizzo le questioni relative all’ applicazione pratica del Decreto Conte-Huawei emanato lo scorso 7 agosto 2020 che detta le condizioni per le quali TIM S.p.a. può utilizzare la tecnologia 5G di Huawei riducendo a un livello accettabile il rischio per la sicurezza nazionale paventato anche dal COPASIR, dopo gli allarmi lanciati dagli USA. Evidenzio le criticità derivanti da un’impostazione giuridicamente sbagliata e concludo che Xe pèso el tacòn del buso.

Prima di procedere, tuttavia, sarebbe preferibile leggere un altro articolo nel quale ho analizzato i problemi strategici che affliggono il provvedimento. Continue reading “Dalla parte di Huawei (e di tutti i fornitori tecnologici per la sicurezza nazionale)”

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Trasferimento dati negli USA, stretta del garante tedesco

Chiesti sistemi crittografici non violabili, ma mancano i riferimenti tecnici di Andrea Monti – IlSole24Ore – Norme e Tributi del 29 agosto 2020

Il 24 agosto 2020 l’autorità di protezione dei dati del Baden-Württemberg (uno dei sedici stati federati della Germania) ha emanato le linee guida per il trasferimento internazionale dei dati personali che impongono regole stringenti nell’interazione con Paesi terzi e in particolare con gli USA. Le linee guida, valide solo all’interno dello Stato tedesco, si sono rese necessarie a seguito della sentenza “Schrems II” emessa il 16 luglio 2020 con la quale la Corte europea di giustizia ha annullato il “privacy shield” della Commissione Europea che, appunto, consentiva lo scambio di dati con gli USA. Continue reading “Trasferimento dati negli USA, stretta del garante tedesco”

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La presidenza del Consiglio ha bisogno degli executive order? La risposta del prof. Monti

Prima la gestione della pandemia poi il decreto Huawei hanno evidenziato un nuovo ruolo per i Dpcm. Ha senso, in una Repubblica parlamentare come l’Italia? L’analisi di Andrea Monti – originariamente pubblicato da Formiche.net

L’uso dei decreti del presidente del Consiglio dei ministri come strumento per la gestione di fasi emergenziali ha suscitato critiche e perplessità fra gli esperti di diritto pubblico e costituzionale. Nella sostanza, ci si è chiesto se sia stato corretto e conforme a Costituzione che il presidente del Consiglio abbia ricevuto “pieni poteri” da esercitare tramite i Dpcm, o se, al contrario ci si sia trovati di fronte a uno “strappo” che difficilmente potrà essere ricucito. Continue reading “La presidenza del Consiglio ha bisogno degli executive order? La risposta del prof. Monti”

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Software e dipendenza tecnologica nelle strategie geopolitiche USA

Il controllo sul software è la leva della strategia USA di espansione in Estremo Oriente passa anche per la vendita, in funzione anti-cinese, di armamenti a Paesi dell’area indopacifica qualificati come “like-minded partner” o “alleati” anche in assenza della formalizzazione in trattati come, ad esempio, quello della NATO di Andrea Monti – originariamente pubblicato da Infosec News

Il software è diventato un elemento centrale della tutela (o della vulnerabilità) della sicurezza nazionale perché da lui dipende il funzionamento degli apparati e dei sistemi che fanno funzionare la rete di un Paese. La sua robustezza, però, oltre ad essere la prima linea di difesa in termini tecnici, è anche uno strumento di controllo geopolitico molto efficiente. Vendere apparati ad un Paese “amico” senza dargli il controllo sul software significa, nei fatti, mettergli un cappio al collo. Continue reading “Software e dipendenza tecnologica nelle strategie geopolitiche USA”

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Le criticità del decreto Conte-Huawei

TIM potrà utilizzare apparati 5G prodotti da Huawei, a condizione di seguire le regole dettate dalla Presidenza del Consiglio. Ma la sicurezza nazionale è veramente al sicuro? di Andrea Monti – originariamente pubblicato da Infosec News

Antefatto

Il 7 agosto 2020 la Presidenza del Consiglio ha emanato un decreto con il quale fissa le condizioni alle quali Huawei può fornire all’Italia, tramite TIM S.p.a., le proprie infrastrutture 5G.

A prescindere da questioni di sistema (ennesimo uso “creativo” del DPCM) e da aspetti politici (non si tratterebbe di una “resa” alla Cina né, dunque, di un “tradimento” degli alleati atlantici), il DPCM Conte-Huawei solleva diverse perplessità dal punto di vista giuridico e tecnico che creano dubbi sulla sua reale efficacia. Continue reading “Le criticità del decreto Conte-Huawei”

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Internet e ordine pubblico

Versione pre-print del capitolo pubblicato in Cassano, G. – Previti, S. 2020 (a cura di) Il diritto di internet nell’era digitale. Milano, Giuffrè-Francis Lefevbre

Capitolo IV

Internet e ordine pubblico

Andrea Monti – Università di Chieti-Pescara

Sommario

1. Introduzione. — 2. L’impatto della tecnologia dell’informazione sull’ordine pubblico. — 3. Istituzioni pubbliche e tecnologie dell’informazione in Italia. — 3.1. L’attivismo politico nella fase pre-internet. — 3.2. I primi fenomeni eversivi e antagonisti. — 3.3. Gli stadi iniziali della riflessione istituzionale e l’anticipazione del tema della sovranità informativa. — 4. L’interazione fra tecnologia, normazione e mercato. — 4.1. La co-gestione obbligata della prevenzione e della repressione dei reati. — 4.2. L’espansione irrefrenabile delle pretese individuali e l’insufficienza delle risposte istituzionali. — 4.3. L’abbandono della sovranità sulla libertà di espressione, su quella di esercizio dei diritti politici e sul diritto al giusto processo. — 5. L’invasione degli überdiritti. — 5.1. Democrazia rappresentativa e protesta permanente. — 5.2. La pretesa di conoscere senza comprendere. — 6. La politica di protezione dello “spazio cibernetico”, possibile aggancio normativo per la costruzione del concetto di “ordine pubblico tecnologico”. — 7. Conclusioni. Continue reading “Internet e ordine pubblico”

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La propaganda sul 5g e l’urgenza che l’Italia scelga da che parte stare

L’Inghilterra si conferma come testa di ponte della politica estera americana in Europa e segue gli USA nel bando di Huawei. La Francia adotta restrizioni parziali, ma l’Italia – come sempre – non decide e si perde nel “perimetro di sicurezza cibernetica” – di Andrea Monti – professore incaricato di Diritto dell’ordine e della sicurezza pubblica, università di Chieti-Pescara – Orginiariamente pubblicato da Formiche.net

Nell’oramai dichiarata Cold War II fra USA e China, il 5g è uno dei campi di battaglia dove si combatte una guerra di trincea dal sapore primo-novencentesco. Eserciti schierati uno di fronte all’altro, scaramucce, attacchi e ritirate dell’una e dell’altra parte, nell’attesa – o nella speranza – che uno dei due “ceda”.  E nell’attesa, ciascuno cerca il modo di aprire dei nuovi fronti per indebolire la forza dislocata su quello principale. Continue reading “La propaganda sul 5g e l’urgenza che l’Italia scelga da che parte stare”

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Covid-19. Dalla Gran Bretagna un’altra “prova tecnica” di guerra dell’informazione?

Un ex capo del MI6 inglese sostiene di avere visto nuove prove sull’origine artificiale del coronavirus e sulla responsabilità della Cina. Andrea Monti, professore di Diritto dell’ordine e della sicurezza pubblica all’Università di Chieti-Pescara, analizza l’intervista del Telegraph a sir Richard DearloveOriginariamente pubblicato da Formiche.net

Il quotidiano inglese The Telegraph pubblica un’intervista nel quale sir Richard Dearlove, capo del Secret Intelligence Service inglese (più noto come MI6) dal 1999 al 2004 afferma di “credere che la pandemia di Coronavirus sia iniziata per via di un incidente quando il virus è sfuggito da un laboratorio in Cina” 1 e si domanda se, casomai la Cina dovesse ammettere una responsabilità, accetterebbe anche di risarcire i danni.

Veridicità o meno delle tesi affermate, questo articolo merita di essere inserito in un manuale di guerra dell’informazione perchè contiene tutti i classici elementi di una PsyOps, tanto sottilmente impiegati, quanto complessivamente in grado di produrre l’effetto (dis)informativo desiderato. Continue reading “Covid-19. Dalla Gran Bretagna un’altra “prova tecnica” di guerra dell’informazione?”

  1. He believes the coronavirus pandemic “started as an accident” when the virus escaped from a laboratory in China

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COVID-19: gli “zelanti della privacy” e l’ipocrisia del condizionale

Ripeto da tempo, come un disco rotto che nessuno ascolta, che in un momento di sospensione dei nostri diritti costituzionali – quelli veri – la “privacy” è l’ultimo dei nostri problemi. Ciononostante, molti sostenitori di un concetto estremo di “privacy” continuano ad opporsi all’identificazione generale e generalizzata di contagiati e persone che ci sono entrate in contatto perchè lo Stato “potrebbe abusarne”. Continue reading “COVID-19: gli “zelanti della privacy” e l’ipocrisia del condizionale”

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Chi minaccia la rete italiana?

di Andrea Monti – Un messaggio in bottiglia – Infosec News del 11 aprile 2020
L’incapacità della piattaforma INPS di reggere un carico di connessione importante ma non paragonabile a quello di note piattaforme di e-commerce americane e cinese ripropone per l’ennesima volta il tema del governo delle scelte pubbliche in materia di tecnologia dell’informazione.

Continue reading “Chi minaccia la rete italiana?”

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COVID-19: l’Italia fra Cina e USA

Questo articolo pubblicato da un blog di informazione americano è interessante perchè dimostra quanto gli interessi nazionali conducano a conclusioni “di parte”.

Certamente, come fa notare l’autrice dell’articolo, la “generosità” della Cina verso l’Italia è tutt’altro che disinteressata, ma da qui a ipotizzare che la Cina abbia addirittura prima promosso il contagio spingendo gli Italiani ad abbracciare i Cinesi per poi inviare aiuti in modo da rinsaldare il controllo sul nostro Paese ce ne corre. Continue reading “COVID-19: l’Italia fra Cina e USA”

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Problemi interpretativi della circolare ministeriale COVID-19

La Circolare N. 15350/ 117(2)/U f f I I I-Prot.Civ del Ministero degl interni affronta, in via interpretativa, il problema della possibilità di allontanarsi da casa per fare attività motoria e sportiva, stabilendo che: Continue reading “Problemi interpretativi della circolare ministeriale COVID-19”

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Protecting Personal Information. Una recensione su ZD – Zeitschrift für Datenschutz

Questa è la traduzione italiana della  recensione di Protecting Personal Information pubblicata dalla rivista giuridica tedesca ZD – Zeitschrift für Datenschutz

Andrea Monti/Raymond Wacks, Protecting Personal Information, Oxford (Hart Publishing) 2019, ISBN 978-1-5099-2485-1, € 60,88

Chiunque voglia trattare i concetti di “protezione dei dati” e “privacy” su entrambe le sponde dell’Atlantico sulla base delle fonti dovrebbe leggere l’astuta analisi di Andrea Monti e Raymond Wacks. Monti è professore a contratto presso l’Università di Chieti/Italia e avvocato italiano, Wacks è professore emerito presso l’Università di Hong Kong – un insolito team di autori. Entrambi sono professionisti affermati in questo campo e si occupano dell’argomento da molti anni. Continue reading “Protecting Personal Information. Una recensione su ZD – Zeitschrift für Datenschutz”

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Dopo la giustizia, i social network privatizzano l’ordine pubblico e la politica?

Secondo La Repubblica, Facebook e Twitter hanno chiuso degli account riferibili a persone collegate al governo cinese e utilizzati come anti propaganda sulle manifestazioni di Hong Kong. La decisione è arrivata a seguito di non meglio specificate “indagini”, all’esito delle quali le due aziende hanno ritenuto – di fatto – di intervenire direttamente e a gamba tesa in una questione di politica interna di uno Stato sovrano, stabilendo un pericoloso precedente. Continue reading “Dopo la giustizia, i social network privatizzano l’ordine pubblico e la politica?”

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Intelligence in Paesi stranieri, rischio accademico e responsabilità delle istituzioni

La notizia della condanna all’ergastolo per spionaggio di un ricercatore della britannica Durham University pronunciata da un tribunale degli Emirati Arabi ripropone il tema del “rischio accademico” e dell’utilizzo di istituzioni pubbliche o attività imprenditoriali e professionali come “copertura” per attività di intelligence diretta o indiretta. Continue reading “Intelligence in Paesi stranieri, rischio accademico e responsabilità delle istituzioni”

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I troll finto russi, il Garante dei dati personali e il TG5

Qualche minuto fa il TG5 ha dato la notizia – fonte Procura di Roma – secondo la quale il primo account usato per i tweet della campagna contro il Presidente della Repubblica era stato attivato a Milano e che – come gli altri – non e’ collegato al Russiagate. Continue reading “I troll finto russi, il Garante dei dati personali e il TG5”

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Ancora sulla questione dei finti profili dei Russi brutti e cattivi che minacciano la stabilità politica italiana

Se i numeri pubblicati da Repubblica sono veri, stiamo parlando del nulla..
I follower italiani di queste “poderose macchine da disinformazione” erano poche centinaia, e sono stati “esposti” a un migliaio di messaggi che riguardavano Renzi e il PD. Continue reading “Ancora sulla questione dei finti profili dei Russi brutti e cattivi che minacciano la stabilità politica italiana”

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Quando la cura è peggiore del male

Fare quello che Facebook annuncia significa interferire con la libertà di espressione e di esercizio dei diritti politici. Ed e’ l’ennesimo esempio di privatizzazione (nel doppio senso di “affidamento ai privati” e “eliminazione”) dei diritti fondamentali. Continue reading “Quando la cura è peggiore del male”

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Gli USA spiano tutti, stranieri compresi. E’ anche colpa del GDPR e dei Garanti europei dei dati personali

Suscita il solito scalpore la notizia secondo la quale gli USA stanno per approvare una legge che consente la sorveglianza globale di cittadini stranieri all’estero. In pratica, ciò che a un pubblico ministero italiano sarebbe consentito in casi limitati e con tutta una serie di controlli, è consentito per atto di auto-imperio a un Paese straniero. Continue reading “Gli USA spiano tutti, stranieri compresi. E’ anche colpa del GDPR e dei Garanti europei dei dati personali”

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Vent’anni fa, Spaghetti Hacker

Vent’anni fa, di questi tempi, arrivava in libreria Spaghetti Hacker, ancora oggi l’unico racconto di come sia nata ed evoluta la scena hacker in Italia e di come l’ignoranza di politica, media e magistratura abbia contribuito a creare mostri dove c’erano soltanto ragazzi malati di curiosità. Continue reading “Vent’anni fa, Spaghetti Hacker”

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Gentiloni: i terroristi non ci faranno rinunciare alla nostra libertà

Dando una notizia vera nella forma e falsa nella sostanza a proposito delle reazioni politiche italiane ai fatti di Barcellona, Repubblica.it titola: Continue reading “Gentiloni: i terroristi non ci faranno rinunciare alla nostra libertà”

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L’attentato di Orly e – ancora una volta – articoli poco giornalistici

La ricostruzione dell’attentato di Orly fatta da Anais Ginori su Repubblica.it offre alcuni interessanti spunti di riflessione sia in termini giornalistici, sia in termini di sostanza.

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Attentati a Bruxelles, viva la privacy se la cyber intelligence fallisce

di Andrea Monti – Agendadigitale.eu del 22 marzo 2016

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Terrorismo, propaganda e internet. La censura non è mai un’opzione

L’attentato di Parigi riapre – a pochi mesi dalla strage di Charlie Hebdo – la polemica sulla libertà in rete. Nella borsa dei diritti, scendono le quotazioni della privacy e salgono quelle del controllo totale… o totalitario?
di Andrea Monti – PC Professionale n. 297 10 dicembre 2015

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Safe Harbour: una sentenza invalida lo scambio di dati personali EU-USA

Il 6 ottobre 2015 la Corte di giustizia europa ha invalidato l’accordo tra Unione Europea e Stati Uniti sullo scambio di dati personali. Il vuoto legislativo provocato dalla sentenza rischia di mettere in ginocchio l’economia del vecchio continente in nome di una cattiva applicazione di giusti principi.

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Cameron attaccando la crittografia ambisce a un potere senza controllo

L’analisi dello storico difensore dei diritti digitali. La storia si ripete: sono vent’anni che cercano di mettere fuori gioco la crittografia. Il potere non accetta limiti che siano conseguenza di diritti dei cittadini
di Andrea Monti, Alcei – Agendadigitale.eu del 16 gennaio 2015

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In un futuro senza privacy, telco e utenti soggiogati

Invece di pensare ad usare le tecnologie per difenderci dalle invasioni della sfera personale, dovremmo utilizzarle per controllare i controllori. Il tutto però mentre cresce la pressione che le forze di polizia stanno esercitando su operatori telefonici e internet provider per ottenere dati e informazioni senza troppi fardelli burocratici di Andrea Monti – Agendadigitale.eu del 17 luglio 2013

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Un’intervista per il TG1 sul caso Wikileaks

Un’intervista per il TG1 sul caso wikileaks 1

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  1. Queste sono le dichiarazioni rese all’intervistatrice. Per esigenze televisive ne è andata in onda solo una parte.

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DM Interno 16/8/05

Misure di preventiva acquisizione di dati anagrafici dei soggetti che utilizzano postazioni pubbliche non vigilate per comunicazioni telematiche ovvero punti di accesso ad Internet utilizzando tecnologia senza fili, ai sensi dell’articolo 7, comma 4, del decreto-legge 27 luglio 2005, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2005, n. 155. (GU n. 190 del 17-8-2005)

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L. n.155/05

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 luglio 2005, n. 144, recante misure urgenti per il contrasto del terrorismo internazionale. (GU n. 177 del 1-8-2005)

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DDL 3571

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 luglio 2005, n. 144, recante misure urgenti per il contrasto del terrorismo internazionale

Legislatura 14 – Disegno di legge N. 3571

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Per Aspera ad Veritatem n.16

D. – Perché un libro sulla crittografia?
R. (Giustozzi) – Il libro vuole mettere in risalto il ruolo che la crittografia sta assumendo nella nostra società, con un particolare occhio di riguardo verso l’ltalia. Quasi tutto quello che si trova in letteratura fa riferimento alla realtà statunitense e affronta il problema dal punto di vista prevalentemente teorico. II nostro intento era più generale, volendo inquadrare il problema della crittografia anche dal punto di vista storico, sociale e politico. E soprattutto focalizzarsi sulla realtà del nostro Paese. In questo senso la prima sezione, quella curata da me, costituisce una sorta di “storia della crittografia italiana” dalle origini alla seconda guerra mondiale, che sinora non era mai stata scritta compiutamente.

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DPR 20/12/94 n.756

DPR 20 dicembre 1994 n.756

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DPR 680/94

Il Presidente della Repubblica:

Visto l’art. 87, quinto comma, della Costituzione; 

Visto l’art. 16 del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39, recante norme per il coordinamento delle disposizioni in materia di sistemi informativi automatizzati delle amministrazioni pubbliche con quelle 

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