IL MINISTRO PER L’INNOVAZIONE E LE TECNOLOGIE
Visto il regio decreto 18 novembre 1923, n. 2440, recante «Nuove
disposizioni sull’amministrazione del patrimonio e sulla contabilita’
generale dello Stato»;
Visto il regio decreto 23 maggio 1924, n. 827, recante «Regolamento
per l’amministrazione del patrimonio e per la contabilita’ generale
dello Stato»;
Visto il decreto legislativo 24 luglio 1992, n. 358, recante «Testo
unico delle disposizioni in materia di appalti pubblici di forniture,
in attuazione delle direttive 77/62/CEE, 80/767/CEE e 88/295/CEE», e
successive modificazioni (con particolare riguardo al decreto
legislativo 20 ottobre 1998, n. 402, in attuazione delle direttive
93/36/CEE e 97/52/CE);
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante «Nuove norme in
materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai
documenti amministrativi»;
Visto l’art. 12 del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39,
recante «Norme in materia di sistemi informativi automatizzati delle
amministrazioni pubbliche, a norma dell’art. 2, comma 1, lettera mm),
della legge 23 ottobre 1992, n. 421»;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 agosto
1997, n. 452, recante «Regolamento recante approvazione del
capitolato di cui all’art. 12, comma 1, del decreto legislativo
12 febbraio 1993, n. 39, relativo alla locazione e all’acquisto di
apparecchiature informatiche, nonche’ alla licenza d’uso dei
programmi»;
Visto l’art. 6 della legge 24 dicembre 1993, n. 537, recante
«Interventi correttivi di finanza pubblica», come modificato
dall’art. 44 della legge 23 dicembre 1994, n. 724;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1994, n.
573, recante «Norme per la semplificazione dei procedimenti di
aggiudicazione di pubbliche forniture di valore inferiore alla soglia
di rilievo comunitario»;
Visto il decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 157, recante
«Attuazione della direttiva 92/50/CEE in materia di appalti pubblici
di servizi», e successive modificazioni (con particolare riguardo al
decreto legislativo 25 febbraio 2000, n. 65, in attuazione delle
direttive 97/52/CE e 98/4/CE);
Visto il decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 158, recante
«Attuazione delle direttive 90/531/CEE e 93/38/CEE relative alle
procedure di appalti nei settori esclusi», e successive modificazioni
(con particolare riguardo al decreto legislativo 25 novembre 1999, n.
525, in attuazione delle direttive 94/22/CE e 98/4/CE);
Visto l’art. 20, comma 8, allegato 1, punto 12 della legge 15 marzo
1997, n. 59, recante «Delega al Governo per il conferimento di
funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della
pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa»;
Visto l’art. 24 della legge 24 novembre 2000, n. 340, recante
«Disposizioni per la delegificazione di norme e per la
semplificazione di procedimenti amministrativi – legge di
semplificazione 1999»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000,
n. 445, di approvazione del «Testo unico delle disposizioni
legislative e regolamentari in materia di documentazione
amministrativa (Testo A)»;
Vista la legge 27 dicembre 2002, n. 289, (legge finanziaria 2003),
ed in particolare l’art. 26, comma 2, lettera a);
Visto il decreto del Presidente della Repubblica in data 10 giugno
2001, di nomina del Ministro senza portafoglio per l’innovazione e le
tecnologie;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
9 agosto 2001, concernente delega di funzioni del Presidente del
Consiglio dei Ministri al Ministro senza portafoglio per
l’innovazione e le tecnologie;
Visti i significativi sviluppi delle tecnologie dell’informazione e
della comunicazione ed in particolare il processo di produzione,
distribuzione ed evoluzione di programmi informatici che si basa
sulla disponibilita’ del codice sorgente aperto;
Considerati gli esiti dell’indagine conoscitiva sui programmi
informatici a codice sorgente aperto svolta dalla Commissione
appositamente istituita e composta da numerosi e qualificati esperti
delle pubbliche amministrazioni, del mondo accademico e del settore
delle imprese;
Ritenuto di dover fornire un indirizzo univoco relativo alle scelte
delle soluzioni per la predisposizione e per l’acquisizione dei
programmi informatici da parte delle pubbliche amministrazioni;
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