Versione preprint dell’articolo pubblicato sul n. 4/2020 della rivista Diritto di internet – Pacini editore
Corte di cassazione; sez. II civile; ordinanza 3 settembre 2020; Pres. Felice Manna; Rel. Chiara Besso Marcheis; Postel S.p.a. (Avv. Paolo Ricchiuto) c. Autorità garante per la protezione dei dati personali (Avvocatura generale dello Stato)
In materia di trattamento di dati personali, gli illeciti amministrativi di omessa informativa e omessa raccolta del consenso hanno carattere continuativo e “perdurante” fino alla conclusione degli accertamenti compiuti dall’autorità nazionale di protezione dei dati (1)
In materia di illeciti amministrativi relativi al trattamento di dati personali il dies a quo computo del termine di novanta giorni per la notificazione del verbale di contestazione decorre dall’accertamento della violazione, che non coincide con la generica e approssimativa percezione del fatto e con l’acquisizione della documentazione ad esso relativa, ma richiede l’elaborazione dei dati cosi? ottenuti al fine di individuare gli elementi costitutivi delle eventuali violazioni (2) Continue reading “Natura “perdurante” e termine di contestazione discrezionale per gli illeciti amministrativi in materia di protezione dei dati personali”
Possibly Related Posts:
- Chi ci protegge dal dossieraggio tecnologico?
- Webscraping e Dataset AI: se il fine è di interesse pubblico non c’è violazione di copyright
- Perché Apple ha ritirato la causa contro la società israeliana dietro lo spyware Pegasus?
- Le sanzioni UE ad Apple e Google aprono un altro fronte nella guerra contro Big Tech (e incrinano quello interno)
- La rottura tra Stati e big tech non è mai stata così forte