COVID-19: La “Valutazione di politiche di riapertura utilizzando contatti sociali e rischio di esposizione professionale” e l’uomo quadratico medio e la seconda legge del falso Goebbels

Il governo ha preso la decisione di “gestire” la “fase 2” sulla base di una “Valutazione di politiche di riapertura utilizzando contatti sociali e rischio di esposizione professionale” basata su analisi statistiche. E’ un documento importante perché fornisce, su base “scientifica” gli elementi per definire le scelte operative che consentono il ritorno verso la (a)normalità. “Era ora!” si potrebbe dire, “finalmente qualcuno si è deciso ad utilizzare i numeri in modo corretto, invece di  calcolare percentuali su dati inattendibili e dedurre “trend” di mortalità e letalità sulla base di definizioni confuse e carenti!”

L’entusiasmo per un ritrovato rigore nell’uso dei numeri, però, finisce subito dopo la lettura delle prime pagine perché questo documento genera molte perplessità. Continue reading “COVID-19: La “Valutazione di politiche di riapertura utilizzando contatti sociali e rischio di esposizione professionale” e l’uomo quadratico medio e la seconda legge del falso Goebbels”

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COVID-19: contact-tracing e università

In tutta la vicenda del contact-tracing c’è una cosa che non capisco: per quale motivo, invece di rivolgersi al settore privato, il governo non ha chiesto alla nostra università di progettare e realizzare il software e l’infrastruttura necessaria?

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COVID-19: Il contact tracing fra scienza e superstizione

Il dibattito pubblico sul contact-tracing è senz’altro giustamente concentrato sulla “oscurità” del modo di funzionare del software individuato dal Governo e sulle preoccupazioni – più che per la “privacy” – per il modo in cui verranno selezionati, raccolti e gestiti i dati dei cittadini.

A monte, però, ci sono due questioni che avrebbero richiesto qualche riflessione in più.

La prima, è quella sulla soluzione tecnologica individuata –  o meglio, “benedetta” dal Governo italiano: il blutooth. Per giorni e giorni la narrativa più o meno tecnicamente competente aveva incoronato il blutooth come l’unico strumento in grado di realizzare un contact tracing efficace. Poi, qualche grillo parlante (in Inglese, e dunque purtroppo non intelligibile da queste parti dove il “no spik inglisc” è un vanto e non una vergogna) ha avanzato qualche dubbio sul fatto che, per esempio, la portata del blutooth è eccessiva e dunque può generare risultati inattendibili. Continue reading “COVID-19: Il contact tracing fra scienza e superstizione”

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COVID-19: Goebbels e le statistiche

Non è chiaro se la frase “una bugia detta una volta rimane una bugia, una bugia ripetuta diecimila volte diventa verità” (o una delle sue tante varianti) sia stata effettivamente pronunciata dal ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels. Fatto sta che il modo in cui media e istituzioni usano numeri e statistiche conferma empiricamente questo assioma della propaganda. Nel caso del COVID-19, tuttavia, il suo largo impiego è frutto di ignoranza e necessità di “dare numeri” a tutti i costi piuttosto che di un “piano per il controllo globale”.

Mentre alcuni, come la BBC, o France Info cominciano a farsi qualche domanda sul significato dei numeri della pandemia, anche oggi  –  come in tanti articoli  e tanti servizi televisivi – si continua ad utilizzare il rapporto “numero dei tamponi” su “numero di contagiati” per fornire un indice sull’andamento del contagio. Continue reading “COVID-19: Goebbels e le statistiche”

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COVID-19: gli effetti sul marketing consulenziale

E’ passato abbastanza tempo dall’inizio della quarantena per cominciare a fare qualche riflessione su come la diffusione del virus sta cambiando l’attività di consulenza professionale.

Ne ho parlato con molte aziende per cui lavoro e con diversi colleghi e consulenti e penso di poter sintetizzare quello che sta accadendo nei cinque punti che seguono. Non è un elenco definitivo, ma un primo tentativo di “mettere ordine”. Continue reading “COVID-19: gli effetti sul marketing consulenziale”

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COVID-19: ancora confusione su cosa sia una “violazione amministrativa”

Il caso del sacerdote di Galignano che si è rifiutato di interrompere la messa a fronte della richiesta di un Carabiniere conferma ancora una volta, da un lato, la confusione che c’è sulla natura delle violazioni amministrative e, dall’altro, che le violazioni amministrative stabilite dal decreto-legge 4 marzo 2020 n. 19 sono  inefficaci, inutili e discriminatorie. Continue reading “COVID-19: ancora confusione su cosa sia una “violazione amministrativa””

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COVID-19: i limiti delle sanzioni amministrative e l’illegittimità delle vie di fatto

Le cronache iniziano a riportare  notizie sul modo in cui le sanzioni amministrative per la violazione degli obbilighi di distanziamento sociale vengono contestate dalle varie forze dell’ordine. In particolare, si legge di “strattonamenti”, di allontamenti imposti con il turbine d’aria prodotto da un elicottero, e addirittura di perquisizioni.

Sono comportamenti illegittimi dal punto di vista della norma, perchè in materia di sanzioni amministrative non si possono assolutamente eseguire misure coercitive nè eseguire perquisizioni, nè tantomeno – come nel caso dell’uso dell’elicottero – utilizzare strumenti di coazione. Ma sono anche comportamenti odiosi elevati ad archetipo dal “Siamo uomini o caporali” di Totò e – ancora di più – dal “Vigile” di Alberto Sordi, accomunati dall’arrogante ponziopilatismo del “faccia ricorso”. Continue reading “COVID-19: i limiti delle sanzioni amministrative e l’illegittimità delle vie di fatto”

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COVID-19: udienze penali a distanza. Il trattamento dei dati e i colloqui difensore-imputato non sono gli unici problemi

Corretta la considerazione del Garante dei dati personali sul rischio che l’uso di Microsoft Teams possa comportare l’acquisizione di metadati relativi alle parti coinvolte nell’udienza penale a distanza, come anche condivisibile la preoccupazione delle camere penali sulla scomparsa della fisicità dell’udienza. Ma ci sono due questioni che non vengono affrontate da chi si sta occupando di trovare un modo di celebrare le udienze penali in tempi di emergenza sanitaria. Continue reading “COVID-19: udienze penali a distanza. Il trattamento dei dati e i colloqui difensore-imputato non sono gli unici problemi”

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COVID-19: l’app governativa, fra tracciamento, diritto d’autore e sicurezza

di Andrea Monti – InfosecNews del 16 aprile 2020

L’ordinanza 10/2020 del Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19 scrive la parola fine al capitolo “Tracciamento si, tracciamento no” nel senso che, finalmente e nel bene o nel male, il governo ha deciso di imboccare la strada del monitoraggio delle persone per rilevare e segnalare contagi individuando un “app”osito software concesso gratuitamente in licenza dalla società che lo ha sviluppato al governo italiano . Nello stesso tempo, però, il provvedimento lascia “non dette” alcune cose relative, in particolare, alla sua sicurezza, che vista la criticità del momento avrebbero dovuto costituire un elemento centrale nella selezione del prodotto. Continue reading “COVID-19: l’app governativa, fra tracciamento, diritto d’autore e sicurezza”

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COVID-19: la riforma dei contratti bancari sconvolge l’ecommerce?

L’articolo art. 4 del DL 23/2020 (il cui testo riporto alla fine di questo articolo) sconvolge, o meglio, annulla, anni di elaborazione giurisprudenziale, dottrinale e tecnologica sui “contratti a distanza” e cancella il valore scientifico e giuridico della sicurezza informatica. La norma prevede, infatti, l’efficacia del consenso del correntista anche se manifestata con email “non certificata” o con “altro mezzo”, con buona pace della “forma scritta” (anche digitale), della necessità di identificazione della capacità della parte, della firma qualificata, della protezione dell’identità digitale e via discorrendo.

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COVID-19: ancora sugli “zelanti della privacy”

Torno ancora una volta sul tema “zelanti dell privacy”e diritti fondamentali per chiarire alcuni concetti che dovrebbero essere chiari ma che, evidentemente, non lo sono ancora abbastanza:

  • “privacy” non significa riservatezza. Il giornalista investigativo, il narcotrafficante e il partner infedele vogliono tutti la riservatezza sulle loro attivitè, ma per ragioni diversissime che nulla hanno a che vedere con “la privacy”. Viceversa, va tutelata la vita privata come fa l’articolo 615bis del Codice penale,
  • “privacy” non è nemmeno tutela della vita privata, che e’ un concetto molto più ampio ampio e si estende (a differenza della nozione comune di privacy) anche ai luoghi pubblici dove si applicano pacificamente i reati di molestie e violenza privata (appunto),
  • “privacy” non è trattamento dei dati personali perchè il trattamento dei dati personali è strumentale alla protezione dei diritti e delle libertà fondamentali. Quindi il GDPR non tutela “la privacy”  ma innanzi tutto il bene fondamentale vita e da li’ a scendere,
  • “privacy” non è nemmeno (come è accaduto con l’ambiente) un nuovo diritto da costituzionalizzare perchè la Carta già prevede norme specifiche a tutela dell’inviolabilità del domicilio, della libertà di pensiero, di quella di circolazione e della segretezza delle comunicazioni che “coprono” gli ambiti che si vogliono testardamente far rientrare all’interno della “privacy”.

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Emergenza Covid e prevenzione anticrimine: che fine ha fatto Internet?

Lo scorso 10 aprile il Ministro degli interni ha emanato una direttiva ad oggetto “Emergenza  Covid-19.  Monitoraggio  del disagio  sociale  ed  economico e attività  di  prevenzione  e  contrasto  dei  fenomeni  criminosi  e  di  ogni forma di illegalità”.

La direttiva prende formalmente atto di qualcosa che, speriamo, ufficiosamente sia stato oggetto di attenzione istituzionale sin dall’inizio: l’impatto del COVID-19 su ordine e sicurezza pubblica. Continue reading “Emergenza Covid e prevenzione anticrimine: che fine ha fatto Internet?”

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COVID-19: gli “zelanti della privacy” e l’ipocrisia del condizionale

Ripeto da tempo, come un disco rotto che nessuno ascolta, che in un momento di sospensione dei nostri diritti costituzionali – quelli veri – la “privacy” è l’ultimo dei nostri problemi. Ciononostante, molti sostenitori di un concetto estremo di “privacy” continuano ad opporsi all’identificazione generale e generalizzata di contagiati e persone che ci sono entrate in contatto perchè lo Stato “potrebbe abusarne”. Continue reading “COVID-19: gli “zelanti della privacy” e l’ipocrisia del condizionale”

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COVID-19 e l’inganno delle curve

Fra le tante scienze che sono state maltrattate a causa del COVID-19, la statistica è senz’altro quella che più di altre a subito il destino peggiore. Da mesi veniamo bombardati da analisi e “letture” dei fatti basati su confusioni concettuali, dati inattendibili ed errori grossolani. Continue reading “COVID-19 e l’inganno delle curve”

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COVID-19: tasse, soldi a pioggia e la coazione a ripetere

Da mero osservatore – e vittima – della politica odierna, e dunque dell’assenza di scrupoli dell’opposizione e della imbarazzante attività del governo rilevo che, per l’ennesima volta, la logica trasversale della gestione economica dell’emergenza si traduce in pochi soldi a tanti e dio per tutti (e una patrimoniale – anzi, una “minipatrimoniale” che fa sempre pendant). Continue reading “COVID-19: tasse, soldi a pioggia e la coazione a ripetere”

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Chi minaccia la rete italiana?

di Andrea Monti – Un messaggio in bottiglia – Infosec News del 11 aprile 2020
L’incapacità della piattaforma INPS di reggere un carico di connessione importante ma non paragonabile a quello di note piattaforme di e-commerce americane e cinese ripropone per l’ennesima volta il tema del governo delle scelte pubbliche in materia di tecnologia dell’informazione.

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COVID-19: cause “contro i medici” e diritto di difendersi

Non entro nel merito – perchè non lo conosco – della vicenda di alcuni avvocati che si sarebbero organizzati per “fare causa” a operatori sanitari per decessi causati dal trattamento per COVID-19, ma trovo molto discutibile la posizione espressa dal Consiglio Nazionale Forense e quella di molti che, in pubblico, annunciano di non voler far causa ai medici “per questioni deontologiche ed etiche”. Continue reading “COVID-19: cause “contro i medici” e diritto di difendersi”

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COVID-19: la fine del “consumo a tutti i costi”?

Il “distanziamento sociale” provoca, fra le altre cose, il ripensamento delle abitudini di consumo. Non si tratta soltanto di spendere il minimo indispensabile per cercare di resistere alla crisi economica in corso, ma di cambiare le priorità – e la propensione – all’acquisto di beni oggettivamente inutili ma nonostante tutto in cima alle “necessità” del consumatore.

“Viviamo in un tempo dove il superfluo è l’unica necessità” scriveva non molto tempo Oscar Wilde, ma questo tempo è, sperabilmente, finito. La clausura ci sta dimostrando come quello che (in tanti) abbiamo è ampiamente sufficiente a soddisfare le necessità quotidiane, l’assenza di occasioni d’incontro rende inutile sfoggiare lo smartphone più recente e la necessità di lavorare a distanza focalizza l’attenzione sugli strumenti che ce lo consentono più che su altre distrazioni da “shopping compulsivo”. Ci accorgiamo concretamente, in altri termini, quanto pesa(va) il superfluo nella nostra vita e di quanto e cosa possiamo fare a meno senza patire alcuna sofferenza. Continue reading “COVID-19: la fine del “consumo a tutti i costi”?”

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COVID-19: test sierologici, olio di serpente e la retorica dei “professoroni”

La irrazionalità pura, quella che nel corso degli anni ha portato persone disperate a credere nel “metodo Di Bella” o in quello Stamina o prima ancora nei “guaritori filippini” sbugiardati dal CICAP e altre forme di superstizione medica si manifesta anche in tempi di COVID-19. Sono infatti comparsi  in commercio dei “test sierologici” per l’autodiagnosi di presenza anticorpi specifici per il Coronavirus la cui efficacia è quantomeno dubbia, ma che stanno avendo un gran successo commerciale perchè – pur non dicendolo espressamente – inducono nel pubblico la percezione di poter sapere “se hanno preso il virus”.

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COVID-19: fake-news e arroganza individuale

Come a tanti, anche a me capita spesso di parlare del COVID-19 e dei suoi impatti in vari ambiti. Per abitudine accademica e professionale, cerco di farlo applicando tre criteri: parlare di cose delle quali ho conoscenza diretta, chiedere spiegazioni (spiegazioni, non “chiarimenti”), quando devo trarre delle conclusioni di mia competenza che richiedono conoscenze extragiuridiche, evitare di parlare su temi al di fuori del mio ambito di conoscenza.

Questo atteggiamento, proprio delle persone abituate a ragionare su base logica, è meno diffuso di quanto si possa pensare e non (solo) per ignoranza, ma per una forma di arroganza intellettuale in nome della quale il fatto di avere competenze in un ambito autoattribuisce titolo e autorità per “parlare d’altro”. Continue reading “COVID-19: fake-news e arroganza individuale”

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COVID-19: la paralisi della giustizia è giustizia negata per cittadini e imprese

La paralisi della giustizia, che si cerca di superare con protocolli fantasiosi e ricorso alle “nuove tecnologie” ha un effetto molto concreto sulla vita di cittadini e imprese.

I primi non possono difendersi dalle sanzioni ingiustamente applicate da “zelanti” operatori e le seconde, quelle virtuose che nonostante tutto hanno deciso di continuare ad onorare i debiti pagando stipendi e fornitori, non possono recuperare i crediti che vantano nei confronti dei tanti spregiudicati che “per colpa del virus” hanno sospeso a tempo indeterminato i pagamenti pur dovuti. Continue reading “COVID-19: la paralisi della giustizia è giustizia negata per cittadini e imprese”

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COVID-19: contributi alle imprese e comunicazione governativa

In ogni conferenza stampa, a partire da quelle che annunciavano le prime misure di contenimento, la parola d’ordine della comunicazione governativa è stata “indorare la pillola”.

E’ una scelta ragionevole perchè trasmettere la percezione di avere tutto sotto controllo e dunque spargere ottimismo è certamente importante per evitare di diffondere negatività e disfattismo. Peccato che, nella pratica, questo abbia prodotto messaggi ambigui e poco trasparenti. Continue reading “COVID-19: contributi alle imprese e comunicazione governativa”

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COVID-19: “è vietata la registrazione dell’udienza”

L’articolo 2 comma IV della “Proposta di protocollo per udienze civili tramite collegamento da remoto” del Consiglio Nazionale Forense, nel regolare lo svolgimento delle udienze civili da remoto, stabilisce che

è vietata la registrazione dell’udienza.

E’ un divieto – peraltro, privo di sanzione – privo di senso.

Sicuramente la scelta non può essere motivata da “questioni di privacy” perchè le udienze sono pubbliche ai sensi dell’articolo 128 del Codice di procedura civile, e le riprese audiovisive sono già sotto il controllo del giudice (penale) che può autorizzarle o meno. Continue reading “COVID-19: “è vietata la registrazione dell’udienza””

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COVID-19: l’Italia fra Cina e USA

Questo articolo pubblicato da un blog di informazione americano è interessante perchè dimostra quanto gli interessi nazionali conducano a conclusioni “di parte”.

Certamente, come fa notare l’autrice dell’articolo, la “generosità” della Cina verso l’Italia è tutt’altro che disinteressata, ma da qui a ipotizzare che la Cina abbia addirittura prima promosso il contagio spingendo gli Italiani ad abbracciare i Cinesi per poi inviare aiuti in modo da rinsaldare il controllo sul nostro Paese ce ne corre. Continue reading “COVID-19: l’Italia fra Cina e USA”

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COVID-19: marketing e comunicazione

Si moltiplicano i messaggi pubblicitari e le comunicazioni via mail che, in modo più o meno diretto, usano il COVID-19 come elemento narrativo. Non “faccio nomi” perchè mi interessa provare a classificare le strategie adottate dalle varie agenzie di pubblicità e dai “marketing-fai-da-te” piuttosto che “dare voti” a questo o a quell’esercizio di ipocrisia commerciale. Continue reading “COVID-19: marketing e comunicazione”

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COVID-19: il disordine pubblico continua a crescere

Come un’epidemia, il disordine pubblico dovrebbe essere fermato non appena comincia a manifestarsi. Non farlo significa lasciare che la pandemia sociale si diffonda fino al punto in cui solo una diffusa attività repressiva di polizia – e forse anche militare –  sarà l’unica (non) soluzione per ristabilire la pace sociale.

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COVID-19: chi sono i “soggetti deboli”?

Eccezioni a parte, è evidente che, almeno in questa fase, il COVID-19 aggredisce per la maggior parte persone in età avanzata in una situazione di “plurimorbidità” – tradotto dal politically correct in Italiano: vecchi malati. Vecchi, malati e la cui condizione generale di salute è gestita con pillole e intrugli di vario tipo, ma senza un’attenzione al ruolo fondamentale rivestito da un minimo di attività motoria, per mantenere la “macchina-corpo” in efficienza.

Non sono certo un medico, ma gli anni trascorsi a insegnare nel corso di laurea in Scienze delle attività motorie, all’Università di Chieti-Pescara e quelli – molti di più – da allenatore di atletica leggera mi hanno dato abbastanza elementi per costruire un’idea non del tutto campata per aria (e non particolarmente originale, peraltro): la conservazione dell’efficienza fisica consente di reagire meglio a condizioni patologiche anche importanti. Continue reading “COVID-19: chi sono i “soggetti deboli”?”

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COVID-19: inutilità della giustizia, disordine sociale, (ir)responsabilità dell’informazione

Dopo gli assalti ai supermercati e ai furgoni che trasportano alimenti, le cronache cominciano a documentare quello che qualsiasi persona con un minimo di esperienza del mondo criminale aveva intuito: l’aumento di reati contro i deboli, a danno di persone rimaste sole in casa o di quelle che, per loro sfortuna, la casa hanno dovuto abbandonarla perchè ricoverati in ospedale.

Astrattamente, codice penale e di procedura penale consentono senza alcun problema di indagare e punire i colpevoli. Ma in un momento come quello che stiamo vivendo, un minimo sguardo alla realtà ci dimostra che la repressione penale, semplicemente, non funziona perchè i suoi tempi sono incompatibili con le esigenze di oggi, che sono di prevenzione e non di repressione. Continue reading “COVID-19: inutilità della giustizia, disordine sociale, (ir)responsabilità dell’informazione”

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COVID-19: chi ha paura dei dati di geolocalizzazione?

C’è una resistenza diffusa, fra gli “esperti” e nelle Istituzioni, all’utilizzo dei dati di geolocalizzazione detenuti dagli operatori di telefonia mobile che non sarebbe attendibili perchè “l’area delle celle è troppo grande”. Questo, a loro dire, giustificherebbe l’uso di altri strumenti – e in particolare di “app”ositi software – da installare più o meno obbligatoriamente sugli smartphone.

Chissà se questi “esperti” hanno considerato che non tutti possono o vogliono avere un telefono “intelligente” e che, dunque, più di qualcuno potrebbe andare in giro con un vecchio e tranquillizzante cellulare “stupido” ma meno invadente. Continue reading “COVID-19: chi ha paura dei dati di geolocalizzazione?”

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COVID-19: Distruggere i dati personali di geolocalizzazione è una follia. Servono alla Scienza

Gli effetti di una concezione “di maniera” del diritto alla riservatezza e quello del trattamento dei dati personali stanno per incarnarsi nel più clamoroso errore nella lotta al COVID-19: quello di distruggere (o non raccogliere) i dati di geolocalizzazione dei soggetti contagiati.

La “privacy” può senz’altro essere limitata per interessi superiori, come è toccato alla libertà di espressione (vedi la delibera AGCOM 129-20), a quella di movimento e riunione e a quella di libertà economica. Mentre il GDPR, anche se si applicasse in regime di emergenza, imporrebbe di tutelare TUTTI i diritti e le libertà fondamentali dunque la vita prima di tutto, e non solo la “privacy”. Continue reading “COVID-19: Distruggere i dati personali di geolocalizzazione è una follia. Servono alla Scienza”

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COVID-19: l’emergenza (era ed) è di ordine pubblico

Come ho scritto fin dall’inizio dell’emergenza COVID-19, la gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica è altrettanto importante degli aspetti sanitari. E’ fondamentale, infatti, evitare che la pressione esercitata sui cittadini dalla quarantena, dalla paura delle conseguenze economiche della crisi e dal martellamento ossessivo a base di numeri tirati a caso dai mezzi di informazione inneschino disordini a catena.

Le prime avvisaglie si sono registrate con la corsa frenetica all’accaparramento di cibo e generi alimentari e ora il “salto di qualità” è l’assalto diretto e di gruppo ai supermercati, come è accaduto a Palermo, organizzato nemmeno clandestinamente via social network. Continue reading “COVID-19: l’emergenza (era ed) è di ordine pubblico”

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COVID-19: TAR Campania e legislazione di emergenza

La legislazione di emergenza, in emergenza, non funziona perchè ci sono emergenze da gestire.

Sembra una (cattiva imitazione) delle battute di Totò, e invece è la sintesi del decreto 416/2020 pronunciato dalla Quinta Sezione del TAR Campania pubblicato il 18 marzo 2020.

Non si tratta – lo dico per i non addetti ai lavori – di un ennesimo provvedimento governativo, ma di una decisione giudiziaria assunta in un procedimento d impugnazione dell’ordinanza della Regione Campania n. 15/2020 che impone limitazioni e restrizioni all’esercizio di diritti costituzionali come la libertà di circolazione. Continue reading “COVID-19: TAR Campania e legislazione di emergenza”

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COVID-19: le sanzioni dell’art. 4 del DL 25 marzo 2020

Il DL 25 marzo 2020 n. 19 che tenta di risistemare l’impalcatura normativa COVID-19  conferma le scelte sanzionatorie per chi non rispetta i vari provvedimenti di emergenza sanitaria contenute nelle bozze che erano circolate nei giorni scorsi. Continue reading “COVID-19: le sanzioni dell’art. 4 del DL 25 marzo 2020”

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COVID-19: AGCOM, TG Leonardo e le parole in libertà

Sta facendo il giro della rete la non-notizia che un servizio di TGR Leonardo del 2015 parlava della creazione, in un progetto sino-americano, di un COVID estratto da un pipistrello e in grado di infettare direttamente l’uomo.

Benchè il video sia assolutamente originale e le informazioni corrette, l’effetto della sua “riesumazione” dalle teche della RAI ha provocato una marea di “telavevodettocheeracolpadeicinesi” o di condivisioni online che, più timidamente, si sono limitate alla pubblicazione del link senza ulteriori commenti (evidentemente, per potersi “difendere” nel caso il video fosse stato alterato o falso. Continue reading “COVID-19: AGCOM, TG Leonardo e le parole in libertà”

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COVID-19:l’apocrifo decreto-legge e il ritorno a Medioevo

In un altro passo del certamente apocrifo decreto-legge attribuito al governo si legge (fra parentesi le parti eliminate dall’ignoto estensore) che

ART. 3 – (Misure urgenti di carattere regionale o infraregionale)

1. Fermo quanto previsto dall’articolo 2, comma 2, le regioni, in relazione a specifiche situazioni sopravvenute di aggravamento (ovvero di attenuazione) del rischio sanitario verificatesi nel loro territorio o in una parte di esso, possono introdurre (ovvero sospendere), limitatamente a detti ambiti territoriali, l’applicazione di una o piu? delle misure di cui all’articolo 1, comma 2,

rincarando la dose al comma 2, dove questo potere viene attribuito addirittura anche al sindaco

2. Il Sindaco, negli stessi casi di sopravvenienze cui al comma 1, puo? introdurre ovvero sospendere nel territorio comunale, con propria ordinanza, l’applicazione di una o piu? delle misure di cui all’articolo 1, comma 2

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COVID-19: comportamenti e norme nella società vulnerata

Se venticinque anni fa Manlio Cammarata, occupandosi del rapporto fra legge e tecnologia scriveva della “società vulnerabile”, oggi quella definizione non ha più senso.

L’emergenza COVID-19 dimostra come la nostra società, più che “vulnerabile”, sia stata vulnerata. Vulnerata da una sistematica assenza di pensiero su come integrare in modo efficiente le tecnologie dell’informazione in un ecosistema sociale, politico e culturale. Continue reading “COVID-19: comportamenti e norme nella società vulnerata”

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COVID-19: l’apocrifo decreto-legge e la crisi della giustizia

Nelle scorse ore sono circolate molte bozze del nuovo decreto-legge COVID-19 annunciato ieri dal Governo ma il cui testo non è ancora disponibile (perlomeno, non sul sito di Palazzo Chigi).

Spero che il testo vero sia profondamente diverso da quello rimbalzato da una parte all’altra della rete che deve per forza essere apocrifo. Non si spiegherebbero altrimenti – per esempio –  norme scritte con scarsa attenzione ai principi del diritto penale e “amnistie” o “indulti” per i “furbetti della passeggiata”. Continue reading “COVID-19: l’apocrifo decreto-legge e la crisi della giustizia”

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COVID-19: perchè l’ “autocertificazione” non funziona

Nessuno, di questi tempi, ha voglia di ascoltare spaccamenti di capello in quattro da azzeccagarbugli. Ma quando questa vicenda sarà finita, i sopravvissuti dovranno farsi qualche domanda sul modo in cui la legislazione dell’emergenza (NON) ha funzionato, del rischio che hanno corso le istituzioni democratiche e di quanto il mostro della burocrazia non abbia rinunciato a pretendere i sacrifici che lo tengono in vita.

Il caso dell'”autocertificazione” del percorso e dei motivi che giustificano l’allontamento da casa è il caso più lampante. Continue reading “COVID-19: perchè l’ “autocertificazione” non funziona”

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COVID-19: per l’ “internet lento” gli utenti facciano la loro parte

Si moltiplicano le proteste per l’ “Internet lento” a colpi di petizioniarticoli di giornale, e puntuali quanto inevitabili inziative per “ottenere risarcimenti” che accusano operatori e internet provider di non fornire “abbastanza banda” in tempi di crisi e dunque di “rallentare lo smart-working”.

Le cose, evidentemente, non stanno in questi termini perchè, innanzi tutto, bisogna distinguere la rete (cioè l’infrastruttura di trasporto) dalle piattaforme (cioè dai servizi  fruibili da remoto) o – in altri termini – l’accesso, dai “siti”.  Se la rete “va veloce” ma i “siti” sono lenti perchè non riescono a gestire tutte le richieste di accesso, il problema è evidentemente dei secondi e non dei primi. Continue reading “COVID-19: per l’ “internet lento” gli utenti facciano la loro parte”

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COVID-19 e costituzionalità dell’azione di governo

Si moltiplicano le critiche sulla legittimità costituzionale dell’azione di governo per l’emergenza COVID-19 e anche in questo specifico settore circolano informazioni imprecise sulla arbitraria “sospensione dei diritti individuali” e sull’accentramento nelle mani dell’esecutivo di poteri (molto) forti.

Almeno sotto il profilo formale, va detto, le regole sono state rispettate perchè la sospensione di alcuni diritti fondamentali (libertà di riunione, di movimento, di insegnamento, di riunione e di attività d’impresa) è stata disposta con il decreto-legge 23 febbraio 2020 n. 6.

Il problema è, dunque, non l’assenza di un atto avente forza di legge, ma il fatto che con questo decreto – ricordiamolo, predisposto dal governo – esso si autoattribuisce mano libera sul come limitare i diritti in questione. Continue reading “COVID-19 e costituzionalità dell’azione di governo”

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COVID-19: fuorilegge l’app che traccia gli utenti?

Si moltiplicano le “app” per il tracciamento  degli utenti affetti da COVID-19 e anche in Italia – sembra – le istituzioni stanno valutando soluzioni analoghe mentre dei soggetti privati hanno già realizzato dei software di questo tipo.

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COVID-19: Nello sfogo di De Luca tutta l’indecisione di un Governo incoerente

Il Fatto Quotidiano pubblica uno sfogo del Presidente del Consiglio regionale della Campania, De Luca, il cui merito è assolutamente condivisibile, sia per quanto riguarda le misure da adottare, sia per quanto riguarda la denuncia della confusione che caratterizza i provvedimenti emessi dall’esecutivo (da ultimi – aggiungo – quelli relativi all’uso dell’esercito e alla possibilità di “fare sport” fuori casa, che deroga implicitamente al divieto stabilito dal DPCM 8 marzo 2020). Continue reading “COVID-19: Nello sfogo di De Luca tutta l’indecisione di un Governo incoerente”

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COVID-19, forze armate e scorciatoie

Scrive Repubblica.it che in Campania e in Lombardia verranno dislocati dei reparti dell’esercito per far rispettare le ordinanze sui divieti di spostamento. Nello specifico, evidenzia il quotidiano, che

114 unità di militari dell’Esercito di Strade Sicure verranno impiegate direttamente nel controllo delle misure di contenimento della diffusione del virus COVID-19

Fin qui nulla di strano, perchè il Testo unico della pubblica sicurezza prevede espressamente la possibilità per il Ministro degli interni di avvalersi anche delle forze armate in caso di stato di pericolo pubblico. Continue reading “COVID-19, forze armate e scorciatoie”

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Il corto circuito del diritto è il black-out della democrazia

Si moltiplicano (l’Abruzzo è solo l’ultimo in ordine di tempo) i casi di presidenti di Regione e sindaci che emettono ordinanze di contrasto all’emergenza COVID-19 limitando i diritti costituzionali dei cittadini, imponendo sanzioni amministrative e impiegando la polizia municipale come forza di sicurezza pur “nel rispetto della normativa”.

Sono provvedimenti illegittimi perchè solo una legge dello Stato, anche e sopratutto e in emergenza, può comprimerli. Governo e Parlamento non possono lasciar passare impunemente questo strappo costituzionale. Così facendo, legittimerebbero il concetto che in tempo di emergenza “comanda chi fa”, e poi – a bocce ferme – si discuterà. Continue reading “Il corto circuito del diritto è il black-out della democrazia”

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Chi decide cosa dice la legge, veramente?

Il GDPR non si applica agli ambiti della pubblica sicurezza e della sicurezza nazionale. Eppure le istituzioni europee – e tanti “esperti” – continuano a dire il contrario creando ostacoli burocratici all’adozione di misure urgenti, come il tracciamento degli spostamenti dei contagiati e la ricostruzione dei contatti.

I decreti della Presidenza del Consiglio vietano di uscire “per fare una passeggiata”, ma i giornali, in coro, scrivono il contrario. Continue reading “Chi decide cosa dice la legge, veramente?”

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COVID-19, “autocertificazione”, “autodichiarazione” e sanzioni penali

L’ “autocertificazione” o “autodichiarazione” che giustifica l’abbandono del proprio domicilio come atto da esibire in caso di controllo di polizia è uno dei crucci maggiori per i cittadini e per le aziende i cui dipendenti devono girare per interventi di manutenzione, consegne o per tutto ciò che richiede le correnti necessità produttive.

Benché,  per evitare di aggravare la già difficile condizione degli operatori di polizia che eseguono i controlli, sia opportuno esibire la documentazione richiesta, va tuttavia detto che  si tratta di un atto di discutibile valore giuridico e di scarsa utilità ai fini della prova di illeciti penali. Continue reading “COVID-19, “autocertificazione”, “autodichiarazione” e sanzioni penali”

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COVID-19 e sanzioni penali

Le sanzioni penali applicabili per violazione diretta o indiretta di norme legate all’emergenza COVID-19 afferiscono essenzialmente a tre ambiti:

  • mancato rispetto delle prescrizioni di cui ai DPCM 8, 9 e 11 marzo 2020,
  • violazione delle norme a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (D.lgs. 81/08),
  • violazione delle norme sul divieto di controllo a distanza dei dipendenti nel caso di telelavoro.

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COVID-19, “smartworking” e GDPR

Lavorare da remoto (che non ha niente di “smart”, detto tra parentesi) è una scelta conveniente dal punto di vista dell’azienda (che può tagliare costi organizzativi e rischi anche penali), un po’ meno da quello del dipendente che, in nome di una apparente “libertà” si trova, poco a poco, in un imbarbarito isolamento, simile agli arresti domiciliari, che ne accentua il ruolo di ingranaggio anonimo di un meccanismo più grande di lui. Continue reading “COVID-19, “smartworking” e GDPR”

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Problemi interpretativi della circolare ministeriale COVID-19

La Circolare N. 15350/ 117(2)/U f f I I I-Prot.Civ del Ministero degl interni affronta, in via interpretativa, il problema della possibilità di allontanarsi da casa per fare attività motoria e sportiva, stabilendo che: Continue reading “Problemi interpretativi della circolare ministeriale COVID-19”

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Forze armate e COVID-19

L’uso delle forze armate a supporto delle necessità di ordine e sicurezza pubblica è un passaggio inevitabile nella gestione di crisi nazionali.  Dunque, anche se non è (ancora) stato dichiarato dal Ministro degl interni lo stato di pericolo pubblico ai sensi dell’art. 214 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, a Novara è iniziato l’inserimento di reparti militari nell’apparato operativo di prevenzione-repressione. Continue reading “Forze armate e COVID-19”

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