di Andrea Monti – PC Professionale n. 74
La notizia che ha letteralmente scosso la comunità degli utenti italiani di Internet era che un Decreto del Ministro delle Poste e Telecomunicazioni istituiva una serie di agevolazioni tariffarie sulle bollette dei navigatori. Il provvedimento – giusto ed auspicabile nei principi – si è tradotto in una serie di regole alquanto discutibili, come quella che impone, per ottenere le agevolazioni, di consegnare alla TELECOM copia del contratto di accesso con il proprio provider.
Mostrando una notevole apertura il Ministero ha aperto un tavolo di trattativa con diverse associazioni rappresentative di utenti e provider per studiare le modifihe da apportare al decreto. Tutto questo accadeva nel mese di aprile, con una dead-line fissata all’inizio di maggio, periodo nel quale il decreto sarebbe entrato in vigore. La conclusione dei lavori è stata che il decreto ha bisogno di essere revisionato in diverse parti, anche sulla base delle valutazioni espresse dalle associazioni (assente TELECOM). In particolare sono stati rimessi in discussione i pacchetti di agevolazione (ritenuti non sufficientemente agevolatori), è stato suggerito un meccanismo di autocertificazione che consente all’utente di indicare quali numeri utilizza per l’accesso alla rete e al provider di documentare il proprio status giuridico, evitando facili “aggiramenti” del decreto.
La situazione concreta, tuttavia, è che a fronte di un impegno a sospendere almeno per 90 giorni l’entrata in vigore del decreto, almeno fino alla prima settimana di maggio non ci sono state novità di sorta tant’è che risulta che TELECOM, già organizzata per raccogliere le richieste di agevolazione, stia procedendo nonostante gli esiti del tavolo di lavoro.
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