Gli effetti di una concezione “di maniera” del diritto alla riservatezza e quello del trattamento dei dati personali stanno per incarnarsi nel più clamoroso errore nella lotta al COVID-19: quello di distruggere (o non raccogliere) i dati di geolocalizzazione dei soggetti contagiati.
La “privacy” può senz’altro essere limitata per interessi superiori, come è toccato alla libertà di espressione (vedi la delibera AGCOM 129-20), a quella di movimento e riunione e a quella di libertà economica. Mentre il GDPR, anche se si applicasse in regime di emergenza, imporrebbe di tutelare TUTTI i diritti e le libertà fondamentali dunque la vita prima di tutto, e non solo la “privacy”. Continue reading “COVID-19: Distruggere i dati personali di geolocalizzazione è una follia. Servono alla Scienza”
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