Nella Guerra degli Analytics non si sono spenti gli echi delle prime salve sparate contro Google Analytics da parte del Garante dei dati personali austriaco, che il suo omologo francese aggiunge altro volume di fuoco. Il 10 febbraio scorso, infatti, la Cnil ha dichiarato di condividere la lettura del Gdpr secondo la quale l’uso del sistema di aggregazione dei dati di Google consente un trasferimento illegale di dati verso gli USA. Le reazioni delle forze americane non si sono fatte attendere, con l’adamantina dichiarazione di Meta in un report depositato alla Sec in base alla quale per via della normativa sulla protezione dei dati personali potrebbe essere complicato continuare ad operare in Europa. Da Google e dalle altre Big Tech non ci sono ancora segnali, ma è probabilmente solo una questione di tempo e nascerà una “coalizione di volenterosi” per difendere gli interessi industriali di un comparto strategico per gli Usa anche a livello di politica internazionale di Andrea Monti – inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech
Possibly Related Posts:
- Chi ci protegge dal dossieraggio tecnologico?
- Webscraping e Dataset AI: se il fine è di interesse pubblico non c’è violazione di copyright
- Perché Apple ha ritirato la causa contro la società israeliana dietro lo spyware Pegasus?
- Le sanzioni UE ad Apple e Google aprono un altro fronte nella guerra contro Big Tech (e incrinano quello interno)
- La rottura tra Stati e big tech non è mai stata così forte