di Andrea Monti – Nova – Ilsole24ore del 8 maggio 2008 –
“Avevo elaborato un complesso sistema di riferimenti incrociati, il che significava che chiunque cercasse di identificare un agente tramite l’accesso ai nostri archivi si sarebbe dovuto procurare l’accesso a tre (o cinque, a seconda del livello di sicurezza) diverse parti di informazioni, ciascuna delle quali richiedeva una specifica autorizzazione di accesso… con i computer, questi diversi livelli di accesso erano, invece, garantiti da privilegi di accesso e parole chiave. Ogni volta, gli esperti hanno cercato di convincermi che un sistema informatico era invulnerabile. Le spiegazioni mi sembravano convincenti fino a quando, qualche settimana dopo, i giornali pubblicavano la notizia di qualche dodicenne che, dalla propria camera da letto, si era introdotto in qualche sistema informatico militare. Non mi sono mai fidato dei computer.”
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